ConfsalUnsa Entrate di Matera annuncia lo stato di agitazione della sigla all’interno degli uffici della direzione regiopale Basilicata dell’Agenzia delle Entrate. Di seguito la nota integrale.
Presidio pubblico in Basilicata sempre più effimero: (anche l’Agenzia delle entrate si accoda alle vicende della sanità e degli enti locali). Ebbene nell’Agenzia delle entrate in Basilicata si patisce il vento del nord, un vento che non nutre e non solleva da tanti acciacchi. Nonostante il concorso da ultimo espletato nel 2022, alla Basilicata sono toccate solo 20 nuove unità per complessivi 6 uffici…praticamente niente, una mezza boccata di aria rispetto agli ultimi pensionamenti, mentre sempre più forti sono le voci che vorrebbero altri 5-6 idonei del medesimo concorso in partenza per le regioni del nord. In meno di un decennio la sola Agenzia delle entrate di Basilicata ha perso oltre 200 unità; tradotto oltre 200 potenziali produttori di reddito e di servizi che si ritiene possano e debbano essere semplicemente sostituiti dall’informatizzazione… in teoria…. Insomma, storia vecchia, coperta corta e presidio del territorio in bilico mentre le antiche antinomie non fanno che crescere: Potenza o Matera, Lagonegro o Policoro, guerra di poveretti e penuria di servizi per gli utenti alla faccia delle politiche anti-spopolamento. Mancano soluzioni di medio-lungo termine per gestire uffici e servizi, così come manca un concreto slancio innovativo nell’organizzazione del lavoro all’interno di tutta la Direzione regionale. Manca un serio dialogo con le OO.SS. territoriali. Manca anche un minimo interesse della politica locale che pure dovrebbe avere a cuore la possibile perdita di appeal e di posti di lavoro. Le ultime indagini demografiche vedono la nostra regione sempre più in arretramento e sempre più con fosche prospettive. Matera 2019 è stata ed è un’oasi che da sola non può salvare tutta la baracca Lucana. Come nella politica, così anche nell’agenzia dell’entrate scarseggiano le attenzioni verso la crescita delle risorse interne ed endogene e fioccano i “re” stranieri. Già i lucani… ormai sotto-rappresentati anche in parlamento, con collegi unici che fanno impallidire e dimostrano che del popolo lucano, tutto sommato, non se ne sente quel gran bisogno o che alla peggio, di cui basta una piccola rappresentanza tanto per salvare la buona crianza. Per tutte queste ragioni la scrivente segreteria regionale ha dichiarato lo stato di agitazione sindacale in tutti gli uffici lucani dell’agenzia.