Con l’elezione dei nuovi organi statutari si è chiuso a Matera il congresso nazionale 2013 di Cammino-Camera Nazionale Avvocati della Famiglia e dei Minorenni. Nel primo direttivo del nuovo corso, che si è tenuto sempre nella città dei Sassi riconfermando alla presidenza nazionale l’avv. Maria Giovanna Ruo, è stato riconfermato l’impegno di Cammino su una serie di temi come riforma della giustizia in materia di diritto di famiglia e tutela dei minori, maggiore sensibilizzazione di scuola e dei genitori sui temi del rischio di uso improprio dei nuovi strumenti di comunicazione, maggiori mezzi a disposizione del’Autorita’ Garante dell’infanzia. ”Le riforme – ha detto il presidente nazionale di Cammino, Maria Giovanna Ruo – sono necessarie per tutelare il minore, a cominciare da quella della Giustizia, dove ci sono ancora norme troppo spesso frammentate. Ma la cronaca di queste ore ci riporta crudelmente anche alle diverse situazioni di illegalita’ che coinvolgono i minori che giungono nel nostro Paese. Occorre modificare norme e lavorare meglio sull’accoglienza. L’Italia non deve dimenticare che siamo di fronte a una societa’ multietnica e a una conflittualita’ famigliare accresciuta. Bisogna lavorare sulla sensibilizzazione e con un maggiore sostegno alla genitorialita’, tenendo conto che occorre rapportarsi con nuove forme di famiglia a volte diverse dal modello tradizionale. Ci sono poi – ha concluso Ruo – le questioni legate ai nuovi media, dalla telefonia a internet”. E sarà proprio il Congresso Nazionale 2013 “Cammino” a fornire i contenuti di carattere giuridico e scientifico per la prima indagine commissionata, a livello di Corecom(Comitato Regionale per le Comunicazioni) su “Internet addict disorder: minori e web dipendenza”. L’iniziativa è stata promossa dal Corecom Basilicata, il primo organismo a muoversi su questa delicata tematica a livello nazionale, su proposta del Centro Studi “Emisphero” di Matera in partnership con la sezione territoriale materana di Cammino”-Camera Nazionale Avvocati per la famiglia e i minori. Il progetto di ricerca vuole analizzare i rischi reali di dipendenza derivanti dall’uso non corretto o eccessivo di strumenti informatici come computer, smartphone, tablet, i-pad , utilizzati in maniera sempre crescente dai minori. “Questa indagine-dice Giuseppe Savino, Presidente del Centro Studi “Emisphero di Matera- avrà pertanto lo scopo di contribuire all’elaborazione di un primo modello, a livello regionale, di “educazione informatica” e sarà effettuata- in collaborazione con gli istituti scolastici della Basilicata- per l’individuazione del campione di indagine e degli interlocutori qualificati come operatori di settore, psicologi, Tribunale dei Minorenni di Potenza, Procura della Repubblica Tribunali Potenza e Matera, Polizia Postale”. Si partirà dallo “svezzamento virtuale” fino alla web dipendenza in età scolare- primo segmento fino a 10 anni/secondo segmento 15-18 anni- per poi tracciare una prima casistica, nelle fasce d’età oggetto del campione, di pericoli di allarme sociale come il sexting e il gioco d’azzardo. “Nel congresso nazionale di Matera)- aggiunge Rosellina Urga, Presidente sezione territoriale materana di Cammino”- abbiamo avuto, su questi temi, un apposito gruppo di lavoro che ha visto la presenza del prof. Daniele La Barbera(Università di Palermo) e del prof. Mauro Maldonato(Università di Basilicata). Adesso riproporremo proprio in questa indagine gli aspetti che sono emersi, in particolare su net-compulsion e social-web dipendenza, limiti o assenza del parental control familiare, navigazione incontrollata alimentata anche dalla diffusione di smart-phone e tablet tra i minori”.
Ott 06