La Confcommercio Imprese Italia Potenza si associa a Confcommercio Firenze e Fipe nel riconoscimento, attraverso Rocco Pozzulo, alla Federazione Italiana Cuochi per un grande lavoro fatto assieme a Firenze per il 28esimo Congresso Nazionale della federazione. Non si sottovaluti – sottolinea il presidente di Confcommercio Potenza Fausto De Mare – che la Basilicata è stata l’unica regione insieme alla Toscana, ad essere presente con uno spazio unico, in posizione centrale e ad alta visibilità. Un open space con i migliori prodotti locali e numerosi chef lucani e giovani che hanno avviato da poco la professione. Le parole dell’assessore Luca Braia intervenuto a Firenze – si legge nella nota – sono il migliore sostegno agli sforzi di ristoratori, albergatori e cuochi per “ridare valore ai valori” proprio come nella parola d’ordine del congresso di Firenze: Valori, Vantaggi e Visioni, le tre “V” che racchiudono il concetto di “Cuoco 3.0”. ““V” come Valori, prima di tutto sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti del consumatore, ma anche verso i produttori di materie prime. Valore anche promozionale, perché il cuoco può far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze – come ha evidenziato Rocco Pozzulo – ma anche valore gustativo, perché non ci dimentichiamo che dobbiamo creare emozioni nelle persone. Poi “V” come vantaggi. Vantaggi economici per tutta una filiera che va oltre quella dell’agroalimentare e vantaggi sociali, perché creiamo posti di lavoro e opportunità anche per i più giovani, in un momento in cui ce n’è bisogno. E “V” come visioni, quelle che stimolano ogni giorno la creatività mossa dalla professionalità dei cuochi di oggi, che guardano a ieri pensando a domani”.
Un presupposto essenziale questo della Federazione Italiana Cuochi se si pensa che – secondo il rapporto Fipe-Confcommercio – sempre più italiani mangiano fuori casa. Più di 1 italiano su 2 frequenta bar e ristoranti, 12 milioni pranzano abitualmente fuori dalle mura domestiche. Oltre l’80% prevede di spendere ancor di più al ristorante nei prossimi 6 mesi. Sempre secondo il rapporto Fipe il 77% degli italiani maggiorenni consuma, più o meno abitualmente, cibo al di fuori casa sia che si tratti di colazioni, pranzi, cene e aperitivi. Ancora, in testa ai consumi ci sono panino, pizza e primi piatti consumati prevalentemente al bar, per 3-4 volte a settimana, da 12 milioni di italiani (il 66% della popolazione) con una spesa media di 11 euro a testa. Seguono caffè, cappuccino e brioche per una spesa media di 2,50 euro fatta da 5 milioni di persone ogni giorno. Tre milioni di italiani (59,4% della popolazione) cenano al ristorante almeno tre volte alla settimana, scegliendo soprattutto pizzerie, con una spesa di 22,40 euro, mentre 6,6 milioni di italiani (il 63,6% della popolazione) pranzano fuori casa nel week-end almeno 3 volte al mese, scegliendo soprattutto la pizza e spendendo indicativamente 18,60 euro. 7,3 milioni (il 66,8%) cenano fuori casa nel week-end almeno 3 volte al mese prediligendo ristoranti e trattorie, con una media di due portate a pasto e una spesa media di 19,10 euro. Ancora, le imprese che fanno ristorazione, sono 164.519 con il sorpasso dei ristoranti sui bar, avvenuto negli ultimi anni, che è frutto di una evoluzione del mercato che si è accompagnata al cambiamento del sistema delle regole grazie ai quali gli imprenditori privilegiano di qualificarsi come ristoranti, anziché bar, per disporre di maggiori gradi di libertà commerciale. Le attività di ristorazione in Basilicata – 2.666 al terzo trimestre 2015 (1.717 in provincia di Potenza e 949 in quella di Matera) – con solo tre unità in meno rispetto al terzo trimestre 2014, per effetto comunque di alcune decine di cambi di gestione, segnano un “sia pure lento” ritorno dei clienti a tavola. Di qui ribadisce Confcommercio Potenza l’unità di strategia ristoratori-cuochi che da Firenze esce rafforzata per offrire qualità di servizi al consumatore