Congresso Uilcom-Uil: “Sulla “nuvola” del digitale le persone e la comunità cambiano verso” Giovanni Letterelli confermato segretario regionale; sarà affiancato da Ivan Mecca e Salvatore Roberticchio. Di seguito la nota integrale.
La sfida che la Uilcom-Uil raccoglie e rilancia è racchiusa in tre parole: rafforzamento della digitalizzazione, formazione di nuove competenze, crescita dell’occupazione specie per le figure specifiche e fortemente richieste. Decisivo è raccordare il Pnrr con gli altri piani strategici, specie il Piano nazionale ICT, coordinare le risorse disponibili per la trasformazione digitale e collegare il centro con le periferie, le esigenze di breve con quelle di lungo periodo. Sono questi i temi del sesto congresso Regionale Uilcom-Uil di Basilicata con la parola d’ordine suggestiva: “Sulla ‘nuvola’ del digitale le persone e la comunità cambiano verso” che si è concluso con la conferma di Giovanni Letterelli a segretario regionale (sarà affiancato da Ivan Mecca e Salvatore Roberticchio). Un sindacato che negli ultimi quattro anni è cresciuto in numeri di adesioni, di Rsu ed impegno per affrontare ed interpretare le questioni più importanti del settore TLC, dei Call Center, del cartaio, grafico, radiotelevisivo, dello spettacolo ed anche dello sport e tempo libero.
L’assessore regionale alle Attività Produttive Alessandro Galella, nell’intervento di saluto, ha sottolineato che il comparto telecomunicazioni, segnato da una costante innovazione, è nevralgico per i progetti di sviluppo della regione ed ha evidenziato “la qualità delle proposte della Uil a tutti i tavoli regionali caratterizzata da concretezza e collaborazione”.
Il segretario regionale Giovanni Letterelli ha chiamato direttamente in causa la Regione. Manca ancora una manovra ‘regina’ nel comparto strategico del digitale in Basilicata! Ci vuole – ha detto – un’Amministrazione regionale attiva che trasformi in linguaggio ed infrastruttura digitale l’immagine di un ecosistema digitale regionale che rafforzi le opportunità di sviluppo economico e di integrazione sociale. Non ci bastano le analisi e le citazioni marginali nel documento di Piano strategico, una lettura tradizionale e non coraggiosa del digitale; quasi una semplice ‘azione’ e non invece di architrave del complesso di visioni ed interventi per trasformare la regione! Noi, UILCOM e UIL, pensiamo ad un modello di Regione più Smart, più aperta e recettiva, più nuova e libera di favorire e assecondare l’insieme dei soggetti, tra i quali il mondo dei giovani che si muovono nei contesti larghi delle innovazioni e del digitale. Una regione che usa le tecnologie per una produzione agricola più sostenibile, per il controllo del territorio e dell’ambiente, per valorizzare le proprie eccellenze e sostenere commercio, turismo e internazionalizzazione, per esaltare la vita culturale. In tale prospettiva fondamentale è l’attuazione del Programma Basilicata 30 Mega. Il progetto, in fase di realizzazione, prevede la totale copertura del territorio ed il raggiungimento di 70mila unità immobiliari.
Si tratta dei presupposti per garantire servizi ed opportunità a partire da quelle di cura come la telemedicina, forme di lavoro a distanza, localizzazione di imprese nelle aree interne, istruzione e formazione in remoto, servizi per la PA etc. Al contempo, per garantire adeguati livelli di sicurezza del patrimonio informativo, bisogna accelerare il progetto di costruzione del nuovo Datacenter. E con il PO FESR 2014-2020 rafforzare lo sviluppo di hub digitali sul territorio regionale valorizzando modelli di collaborazione avanzati con Piccole e Medie Imprese e start up innovative, centri di ricerca e università ed applicazioni di realtà virtuale per i beni culturali. L’obiettivo è favorire il cosiddetto triangolo della conoscenza: educazione, ricerca e innovazione, grazie all’articolazione, in vari ambiti.
La strategia della Uil nel settore telecomunicazione – ha detto il segretario regionale Vincenzo Tortorelli – ruota intorno alla proposta di istituire un nuovo soggetto agenziale, in house, catalizzatore e reset organizzativo della transizione digitale nella regione, permettendo di concentrare ed attuare strategie di management efficaci.
Si pensi solo – ha detto – che i servizi digitali affidati in appalto oggi hanno un costo di oltre 100 milioni di euro l’anno con note inadeguatezze e carenze specie per i cittadini alle prese con i servizi. sanitari.
L’agenzia a cui pensiamo – ha aggiunto – diventa invece un qualificato ed autonomo centro di imputazione capace di realizzare, mettere a sistema tutta la programmazione regionale per la società dell’informazione, sia sul profilo delle infrastrutture che dei servizi e delle procedure di e-government. Un progetto con ricadute dirette su cittadini ed imprese e sull’occupazione del comparto. Oltre a prevedere, cosa di non poco conto, il passaggio delle risorse umane alla nuova società in house rivenienti dalle precedenti esperienze di ricorso all’esterno.Un recupero di grande valore sociale e di giusta continuità tecnico – professionale, assicurata da figure inserite in un nuovo, più moderno contesto aziendale, arricchito da una più articolata ed elevata dotazione organica. Nel quadro di una originale sperimentazione di livello meridionale della transizione digitale curata da una regia regionale che guarda al futuro.
Nella tecnologia informatica non mancano problematiche specifiche – ha detto Bruno Dicuia – citando il “caso 5G Matera” che – ha detto – è servita solo agli operatori telefonici ma non alla P.A., alle imprese e ai cittadini. La Uilcom – è scritto nel documento conclusivo – propone una regione del digitale e dell’ICT come fattore di vera propulsione: dei processi economici (sviluppo della capacità produttiva ICT- based); dei processi sociali della cittadinanza digitale, supporto ai processi di comunità ed alla produzione di beni comuni, innovazione sociale, ecc); . dei processi istituzionali ed amministrativi (servizi di e-government, identità digitale, interoperabilità, sistema informativo di supporto alle politiche regionali ed interregionali, ecc). L’obiettivo è quello di migliorare la capacità istituzionale ed amministrativa della Regione Basilicata, rafforzando e potenziando la solidità dei sistemi di performance management e soprattutto il livello di digitalizzazione.
Congresso Uilcom-Uil a Potenza, Ugliarolo: “Connettere il Nord con il Sud del Paese non può restare una sfida da affidare solo al Pnrr”
“Connettere il Nord con il Sud del Paese non può restare una sfida da affidare solo al Pnrr e agli anni che verranno. Dall’incontro con i ministri Giorgetti e Colao ci saremmo aspettati indicazioni concrete anche sui programmi nel settore delle telecomunicazioni del Mezzogiorno ma invece abbiamo ascoltato generiche valutazioni”. Così Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom Uil che ha partecipato oggi a Potenza al congresso regionale dell’organizzazione di categoria della Uil lucana. “Non conosciamo ancora cosa pensa il Governo su Tim che – aggiunge – nelle regioni meridionali svolge un ruolo ancora più significativo oltre che per il numero di posti di lavoro. Abbiamo confermato la nostra contrarietà al piano dei vertici di Tim. Nessuna risposta è venuta alle nostre richieste, nello specifico, sulla posizione del governo sul futuro del ex monopolista. E’ del tutto ingiustificabile che dopo tanto tempo i Ministri interessati si ostinano a non comprendere i fabbisogni di un settore che paga la concorrenza sfrenata che ha pesantemente indebolito le Telco che ne fanno parte. Le authority hanno sempre dato attenzione al mondo dei consumatori e poco ad una eccessiva frammentazione dei prezzi a discapito di una visione di sistema. Più che tavoli separati, come propone Giorgetti, occorre un “tavolo tecnico permanente per entrare nel merito dei problemi -spiega il segretario generale della Uilcom”. Le reti di telecomunicazioni, intese come piattaforme abilitanti della digitalizzazione del Paese, al Sud – conclude Ugliarolo – sono ancora più indispensabili per la realizzazione dei progetti di sviluppo e crescita contenuti nel Pnrr e per adeguare l’attività della P.A. Questo ci carica, come sindacato, di ulteriore responsabilità nei confronti dei lavoratori e dei cittadini”.