“Preservando la biodiversità locale si preserva l’identità stessa di una comunità. Connettere in un processo continuo, sin dal principio, tutto il frutto del lavoro che questi progetti realizzeranno con le produzioni lucane per caratterizzarle e renderle uniche. Un concetto che ben si sposa con il crescente interesse dei consumatori ad acquistare prodotti fortemente legati al territorio di origine e alimenti di elevata qualità e con i progetti di ricerca FiNoPom “Conservazione e caratterizzazione di antiche varietà di fico, nocciolo e pomacee della Basilicata” e BioDruBa “Biodiversità delle drupacee della Basilicata” che sono stati presentati e avviati.”
Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, intervenendo questa mattina a Castelluccio Inferiore.
“Con questo bando abbiamo provato – prosegue l’Assessore Braia – a far lavorare il mondo della ricerca lucano sulla biodiversità e sul rafforzamento dei tratti peculiari e identitari della nostra regione, che sono quelli su cui vogliamo continuare a scommettere. Con un coinvolgimento complessivo di 149 partner nei progetti finanziati, tra allevatori e agricoltori custodi, enti di ricerca pubblici e privati, comuni e altri soggetti quali parchi e associazioni che, sono sicuro, diventeranno altrettanti ambasciatori di una visione di biodiversità che possiamo trasformare in uno dei fattori economici per eccellenza per questa regione.
Si tratta di due degli undici progetti finanziati, per circa 2,2 milioni di euro, dal Psr Basilicata 2014/2020 Sottomisura 10.2 «Conservazione ed uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura», dedicati alla conservazione di varietà vegetali o specie animali a rischio di estinzione. Tra gli 11 progetti, sono 7 i progetti riferiti alla biodiversità vegetale che hanno come oggetto attività di ricerca di cui 6 per l’ortofrutticoltura e uno per la cerealicoltura, mentre sono 4 i progetti che fanno riferimento alla biodiversità animale e riguardano la ricerca su ovini, caprini, suini, equini.
Attraverso la Misura 10.2 abbiamo l’obiettivo di realizzare la “Piattaforma Regionale della Biodiversità” nella quale confluiranno oltre ai risultati delle attività degli 11 progetti finanziati anche i risultati dei tanti progetti di ricerca realizzati in passato. La piattaforma sarà lo strumento utilizzabile da tutti, mondo della ricerca, scuole, servizi pubblici, professionisti e loro associazioni ma soprattutto sarà al servizio del mondo agricolo che ne potrà organizzare i risultati per programmare le attività.
Il progetto FiNoPom contribuirà alla riduzione dell’erosione genetica e del rischio di estinzione di alcune specie di fruttiferi autoctoni: antiche varietà di fico, nocciolo e pomacee della Basilicata, presenti per l’80% nel territorio del Pollino e Lagonegrese. Si tratta di 870 varietà o ecotipi presunti e 40 specie arboree da frutto che saranno conservate presso gli agricoltori custodi e 154 siti.
BioDruBa, Biodiversità delle drupacee della Basilicata, verterà sul mantenimento, recupero e conservazione is situ di varietà locali e anche di allestire nuovi campi per 33 varietà locali di ciliegio, 27 di susino, 4 di albicocco. Saranno create presso aziende agricole di agricoltori custodi 8 siti ad altitudini differenti per verificare l’effetto delle diverse condizioni climatiche.
I risultati di entrambi saranno diffusi attraverso una serie di azioni di supporto da parte del Dipartimento Agricoltura e di accompagnamento, di comunicazione, formazione e informazione oltre che attraverso pubblicazioni.”