Alessandro Fusacchia ha presentato oggi a Potenza le nuove disposizioni in materia di startup innovative. Molte le opportunità per fare impresa anche in Basilicata, dove si sta lavorando a un sistema strutturato e organico di servizi a favore dei giovani e aspiranti imprenditori.
Minori oneri per l’avvio, semplificazioni amministrative, agevolazioni fiscali e una disciplina più favorevole in materia di lavoro e di crisi d’impresa. Sono solo alcuni dei vantaggi riservati alle “startup innovative” dalla legge 221/12, il provvedimento che punta a creare un ecosistema più favorevole per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nel nostro Paese.
Le novità sono state presentate oggi, a Potenza, da Alessandro Fusacchia, consigliere del Ministro dello sviluppo economico, durante un incontro organizzato dalla Camera di Commercio, dove si è svolto, e da Basilicata Innovazione. Fusacchia ha illustrato i punti salienti della norma, varata lo scorso dicembre, che renderà decisamente più facile la vita dei neo-imprenditori, e che introduce novità importanti come il crowdfunding – la raccolta di capitali di rischio attraverso portali on-line appositamente disciplinati – e gli incentivi fiscali per chi investe in “startup innovative”. Vantaggi diretti per le nuove imprese, che dovranno proporre prodotti e servizi ad alto valore tecnologico, saranno, tra gli altri, la possibilità di accedere ad agevolazioni per l’assunzione di personale altamente qualificato e la remunerazione tramite stock option (quote azionarie). Previsto anche l’accesso gratuito e diretto al Fondo centrale di garanzia, e il sostegno all’internazionalizzazione da parte dell’Agenzia ICE. Ai benefici possono accedere anche startup già costituite (entro i 4 anni di vita) purché facciano richiesta di iscrizione nell’apposita sezione del registro delle imprese. Tutte le informazioni su www.sviluppoeconomico.gov.
E proprio come recita il claim sul sito del Ministero, rendere l’Italia “un Paese più ospitale per le startup innovative” è l’obiettivo che il Governo si è dato per reagire alla morsa della crisi, la leva sulla quale far forza per invertire la tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione. “Costruire un ecosistema adatto alla proliferazione di startup – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Potenza Pasquale Lamorte – significa contribuire a scovare i talenti e le idee innovative, a tirar fuori le migliori energie su un territorio a rischio desertificazione sociale ed economica. In un momento estremamente delicato, che vede chiudere ormai due imprese al giorno, è fondamentale che le Istituzioni supportino questo processo e creino le condizioni per un rilancio della cultura di impresa”.
Un progetto e una sfida che anche la Basilicata vuole cogliere, mettendo a sistema le risorse e le iniziative che già esistono sul territorio. Alcune di queste – l’incubatore di impresa BI CUBE e la business plan competition N.I.D.I. | TecNOfrontiere che presto aprirà i battenti per il secondo anno consecutivo – sono state presentate da Andrea Trevisi di Basilicata Innovazione. Trevisi ha anche sottolineato come “diversi attori del sistema istituzionale lucano stiano già collaborando per mettere a punto una proposta ancora più ampia e strutturata di azioni a sostegno della nuova imprenditorialità sul territorio”. Le iniziative in cantiere puntano a sostenere le diverse fasi di vita di una startup, dalla strutturazione del progetto di business, all’incubazione, alla ricerca di finanziamenti, all’entrata sul mercato. Saranno presto presentate al territorio, con una serie di appuntamenti in via di definizione.