Consigliere regionale Braia: “Nessuno scorrimento per 180 giovani imprenditori agricoli della misura 6.1. del PSR”. Di seguito la nota integrale.
La risposta migliore per affrontare la crisi è incentivare l’apertura di nuove imprese giovani in agricoltura.
“La nostra mozione presentata a luglio scorso denunciava anche la disponibilità di risorse per fare lo scorrimento. Ad oggi non è stato fatto nulla e tutto tace sul fronte del Programma di Sviluppo Rurale. Sarebbe invece urgente far scorrere e finanziare la misura per i giovani agricoltori così come la misura 4.1 per le aziende (sia ordinaria che di filiera).
La Regione Basilicata non è, però, ancora riuscita a recuperare i circa 10 milioni di euro del Psr Basilicata per consentire lo scorrimento e il finanziamento ai 180 giovani agricoltori, che lo attendono ormai da 18 mesi, della graduatoria relativa alla misura 6.1. Eppure l’Europa ha consentito una rimodulazione dei fondi già da diverso tempo, come sottolineavamo in una mozione già nel mese di luglio. Dopo cinque ulteriori mesi, cosa stiamo aspettando?
Con la crisi economica e occupazionale in atto in questo delicato momento, il finanziamento dei progetti di nuove aziende agricole potrebbe essere un grande segnale da dare ai nostri giovani in agricoltura, la graduatoria esiste e l’operazione di scorrimento è immediatamente attuabile e diventerebbe una prima risposta per la ripresa. Così come per le imprese della 4.1, scorrere la graduatoria potrebbe portare un po’ di ossigeno. La Basilicata rischia il disimpegno di 44 milioni di spesa pubblica che andrebbero ancora rendicontati a Bruxelles entro il 31 dicembre 2020, utilizzando oltre 26,6 milioni di euro del fondo europeo per l’agricoltura, proprio per evitare il disimpegno automatico dei fondi comunitari. Lo scorrimento potrebbe essere utile anche ad avanzare su questo.
Sui primi insediamenti in agricoltura il Presidente Bardi e il Governo Regionale, a partire dall’Assessore Fanelli, avrebbero dovuto prendere l’impegno – e portarlo anche a termine – di incrementare la dotazione per finanziare tutte le graduatorie definitive della sottomisura 6.1 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori” del PSR 2014-2020 (FEASR).
Un atto indispensabile e doveroso per soddisfare tutte le domande di sostegno a valere sul secondo bando della misura stessa e anche urgente per far uscire dallo stallo del comparto agricolo e per una ripresa post crisi, fornendo le opportunità proprio ai giovani che in questa nostra regione vogliono continuare a vivere e lavorare.
Il 22 ottobre scorso, in seconda commissione, sono stati ascoltati l’assessore all’Agricoltura, Francesco Fanelli e l’Autorità di gestione Psr Basilicata Rocco Vincenzo Restaino in merito allo stato di attuazione del Programma di sviluppo regionale (Psr) 2014/2020 e della relativa proroga al 2023. Sulle proroghe, per altro, l’orientamento politico espresso in audizione dallo stesso Fanelli è quello della proroga rispetto alle misure come quella del biologico.
Sullo scorrimento e completamento della graduatoria dei primi insediamenti, così come per quella relativa alla Misura 4.1 per le imprese (sia ordinaria che di filiera) e sulla proroga del biologico sollecitiamo, ancora una volta, prese di decisione e atti conseguenti sperando non si debba passare al 2021 senza aver avuto ancora risposte e con ciò che ne consegue, ad un livello più alto, in termini di avanzamento della spesa dei fondi europei destinati all’agricoltura ed agli agricoltori. Si smuova qualcosa, si faccia presto.”
Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva, già Assessore all’Agricoltura.