Cciaa della Basilicata: approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2020: un anno condizionato dalla pandemia, in cui l’Ente ha stanziato un milione di euro per far fronte all’emergenza economica, sostenendo in maniera tempestiva le imprese lucane.
Il Consiglio camerale ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2020, che presenta un disavanzo di 471.805 euro. Un risultato inevitabilmente condizionato dallo sforzo economico – pari ad un milione di euro – profuso dall’Ente camerale per far fronte alla crisi economica del tessuto imprenditoriale, conseguente alla pandemia: “Abbiamo agito in maniera straordinaria ed in tempi molto rapidi, con le somme che sono state interamente liquidate – sottolinea il presidente della Cciaa lucana, Michele Somma -. Era necessario farlo, in quanto il virus ha costituito un inedito e durissimo stress test per il nostro tessuto produttivo; se questo ha sostanzialmente tenuto, è per merito di una base imprenditoriale che negli anni ha saputo resistere e reagire alle varie crisi, dimostrandosi dapprima resiliente e poi antifragile”.
Gli ultimi cinque anni, malgrado la crisi pandemica dell’ultimo periodo, sono stati in effetti caratterizzati da un tasso di crescita positivo, pur non riuscendo a recuperare in pieno le dimensioni pre crisi. Le imprese individuali, pur confermandosi la forma giuridica più diffusa (il 63,7%) hanno subìto un forte ridimensionamento, considerato che a fine 2010 la loro quota si assestava al 70,3%. Anche le società di persone hanno perso peso, passando dal 11,4% al 9,3%. La componente più dinamica del sistema delle imprese nel periodo considerato è rappresentata, invece, dalle società di capitale, passate dal 13,1% del 2010 al 21,7% del 2020, facendo segnare un incremento in valore assoluto di oltre 5 mila unità. Stabili le altre forme giuridiche (5,3%), categoria eterogenea che comprende cooperative, consorzi e altre forme.
“L’incremento del peso relativo sullo stock complessivo di imprese da parte delle società di capitali trova giustificazione proprio nel momento di crisi attraversato dal sistema produttivo locale che, se da un lato ha determinato l’espulsione dal mercato di molti operatori di piccole dimensioni, dall’altro ha spinto ulteriormente il sistema imprenditoriale a dotarsi di forme organizzative più strutturate ed evolute, in grado di reggere meglio le sfide competitive”, spiega un report del Centro Studi di Asset Basilicata, l’azienda speciale della Cciaa lucana.
Un altro dato confortante è quello rappresentato dalle startup: il rapporto tra il numero di startup innovative lucane e le società di capitali attive costituite da non più di cinque anni fa registrare un valore di 4,1%, contro una media nazionale pari a 3,4%, posizionando la Basilicata al quinto posto tra le regioni italiane insieme a Marche e Umbria. Un segnale importante, dal momento in cui le startup sono aziende ad alto tasso di innovazione e contribuiscono ad innalzare la competitività del tessuto produttivo.