Si è tenuto questa mattina in modalità telematica il consiglio generale della Fim Cisl Basilicata, appuntamento tradizionale alla vigilia delle festività natalizie per fare il punto della situazione sulle industrie metalmeccaniche della regione in un anno inevitabilmente condizionato dalla pandemia. A preoccupare il sindacato è “lo scenario di crisi persistente dovuto alla pandemia da Covid-19 che ha fatto emergere la debolezza strutturale del sistema sanitario e del divario territoriale tra Nord e Sud. La Basilicata è pienamente dentro questo scenario di incertezza e stagnazione, col risultato di non essere in grado come sistema di recuperare il terreno perso durante la crisi, con una base produttiva e occupazionale ancora debole, come evidenziano le molteplici chiusure di fabbriche che hanno colpito sia il territorio potentino che il territorio materano, e alla luce delle tante vertenze aziendali ancora aperte”.
Riflettori puntati su Melfi. Nonostante l’incertezza legata alla crisi sanitaria, per il segretario generale Gerardo Evangelista “le previsioni per il prossimo anno portano a pensare ad un consolidamento per quando riguarda i volumi di Renegade e 500X, mentre avremo una tendenza di crescita della Jeep Compass e delle versioni ibride delle vetture prodotte a Melfi”. Intanto, la fabbrica lucana si prepara al passaggio alla nuova organizzazione del lavoro che dovrebbe completarsi entro il 14 febbraio: “L’assetto produttivo dello stabilimento – ha spiegato Evangelista – andava adeguato agli obiettivi prefissati da Fca e andava modificata la turnistica su tutte e due le linee produttive allineando le due dorsali a 15 turni per una logica organizzativa e produttiva dell’azienda”.
La principale nota dolente resta ciò che è fuori dallo stabilimento, come i trasporti. “A seguito dell’adozione dei 15 turni – ha osservato Evangelista – gli enti competenti devono elaborare in tempi stretti un piano per garantire un trasporto sicuro e le corse per i lavoratori che faranno più di 15 turni. Abbiamo già posto il problema all’azienda e alle Regioni Basilicata e Puglia”. E mentre si lavora al rinnovo del protocollo sulla sicurezza tra azienda e sindacati, a Melfi parte la sperimentazione sulle professionalità “volta a definire i criteri e i parametri di valutazione per misurare la professionalità al fine di erogare economicamente una possibile indennità connessa allo svolgimento di determinate funzioni e attività all’interno delle aree professionali”. Evangelista ha infine sottolineato che “con la nuova società Stellantis, frutto dell’accordo tra Fca e Psa, lo stabilimento lucano potrà essere protagonista e giocarsi un ruolo nella nuova scacchiera dei siti produttivi della nuova società, perché Melfi ha la marcia giusta per guardare avanti”.