Mettere gli anziani al centro della discussione di Governo, dar loro la giusta valenza nella società e portare il sindacato vicino ai cittadini e vicino agli anziani. Sono questi i temi principali affrontati dal Consiglio Nazionale Uil Pensionati che si è tenuto a Napoli con la partecipazione della delegazione lucana guidata dal segreterario regionale Uilp Vincenzo Tortorelli. Un incontro che ha coinvolto i vertici nazionali e quelli locali per fare il punto su tre aspetti principali: il mancato ascolto della politica alle esigenze della terza età; il “trattamento irriguardoso” degli anziani, nelle quali tasche il Governo continua a mettere le mani e in terzo luogo, il ruolo del sindacato a livello nazionale ed europeo con l’obiettivo di essere molto più presenti sul territorio.
«Non è certo una novità- ha detto il segretario Nazionale della Uilp, Romano Bellissima – che il Governo manchi di tener conto delle nostre esigenze. Ma è nostra intenzione che le cose cambino e che si tenga nella giusta considerazione una fetta così numerosa della popolazione italiana che per decenni è stata la forza lavoro del Paese e che avrebbe tanto da insegnare. Vogliamo dunque richiamare l’attenzione su questo e sulla mancata discussione con le parti sociali».
Preciso poi il piano di intervento sui territori, come afferma ancora Bellissima: «Non è concepibile che ci sia un sindacato organizzato in maniera così ancora blanda: l’organizzazione va fatta con distanze molto contenute e il nostro obiettivo è di avere una sede sindacale che disti al massimo 50 chilometri, moltiplicando le strutture per essere più vicini ai cittadini e ai pensionati».
“Oggi bisogna partire dal presupposto che – sottolinea Vincenzo Tortorelli – l’accezione di essere “anziani” non è come prima ma la vita si è allungata molto: basti pensare che da qui a 5 anni, gli ultrasessantenni saranno il doppio di chi ha 5 anni. Prima esistevano due momenti in cui si era esclusi dal mondo lavoro, ossia la giovinezza, ma solo momentaneamente prima di entrare in quel mondo, e la vecchiaia che rappresentava l’uscita. Oggi non è più così: oggi gli anziani sono una risorsa preziosa e non è un luogo comune, e hanno la capacità di trasmettere conoscenza in molti settori ma in chiave moderna con la digitalizzazione. Ed è questo ciò che noi facciamo: accompagnare gli anziani, pensionati o persone della terza età in questo nuovo processo per farli immergere gradualmente ma efficacemente nella modernità che ci circonda».