Il Coordinamento Usb-Lp gruppo Natuzzi esprime apprezzamento per la mozione approvata dal Consiglio regionale pugliese, che impegna la Giunta a revocare la firma dall’Accordo del 15 novembre 2016 tra la stessa istruzione, CGIL-CISL-UIL, Regione Basilicata, MiSE e Ministero del Lavoro. L’Usb aveva già definito lo stesso protocollo d’intesa un vero ricatto, in quanto subordinava l’assunzione in una New co dei licenziati da Natuzzi spa (licenziamento considerato illegittimo dai giudici) a condizione della loro rinuncia a contenziosi pregressi verso l’azienda santermana. In pratica si obbligava i lavoratori a scegliere tra il diritto alla giustizia o, in alternativa, il diritto al lavoro. Non a caso l’Accordo del 15/11 è stato rigettato dall’85% degli interessati.
Natuzzi adesso faccia un salto di qualità e la smetta con le minaccie di procedere ad altri licenziamenti e si assuma le proprie responsabilità sociali. È ora che Natuzzi aggiorni il calendario e capisca che siamo all’alba della quarta rivoluzione industriale e non nel Medioevo.
Inoltre, si chiede alla Regione Puglia, a seguito della decisione consiliare, di convocare subito le parti sociali per un confronto sull’individuazione di misure serie e opportune per risolvere la vertenza Natuzzi.
Infine, si precisa che alla data odierna sono 22 i lavoratori reintegrati nelle produzioni di Natuzzi Spa, da parte del Tribunale di Bari.
Coordinamento USB-LP gruppo Natuzzi: “Consiglio Regionale Puglia ha revocato la firma dall’accordo quadro con Natuzzi, Mise, Ministero del lavoro e Regione Basilicata”.
Finalmente il Consiglio Regionale Puglia ha revocato la firma dall’accordo quadro del 15 novembre 2016, sottoscritto con Natuzzi Spa, CGIL-CISL-UIL, MiSE, Ministero del Lavoro e Regione Basilicata. L’Unione Sindacale di Base si è sempre opposta a tale intesa, in quanto vessattorio e ricattario verso i lavoratori, considerato che al famoso comma f) si subordinava l’assunzione da parte di New Comfort srl-Ginosa dei licenziati da Natuzzi Spa a condizione della rinuncia dei contenziosi che gli stessi avevano con l’industria santermana. Non a caso l’85% degli interessati ha rigettato l’Accordo, portando avanti il contenzioso giuridico, di cui le sentenze di reintegro degli scorsi giorni.
Adesso la Regione Puglia riapra la trattativa con Natuzzi Spa proponendo l’estensione del Contratto di Solidarietà ai reintegrati dal Giudice del Lavoro e convochi tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in azienda e non solo quelle gradite a Natuzzi.