Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil a Consiglio Regionale Uilm Basilicata: “L’ultimo dato Istat del crollo dell’export in Basilicata nei primi nove mesi del 2024, con l’auto a meno 64,3%, e il capitolo del rapporto Svimez dedicato all’automotive al Sud, sono la riprova che l’economia e l’occupazione nella nostra regione sono strettamente dipendenti da Stellantis. E sulla filiera dell’Automotive si gioca il futuro industriale dell’intero Mezzogiorno: il 90% dei veicoli in Italia sono prodotti negli stabilimenti meridionali (Pomigliano, Melfi e Atessa) che occupano circa 24 mila addetti a cui aggiungere 20 mila addetti dell’indotto. E’ dunque una battaglia che stiamo conducendo innanzitutto per i lavoratori e l’economia di tutte le regioni meridionali. Una battaglia che registra la buona notizia del via libera della Cassazione alla richiesta di referendum per l’abrogazione totale della legge sull’autonomia differenziata. La Corte costituzionale ha già dato un colpo a una legge iniqua e sbagliata ma noi riteniamo che solo con la sua abrogazione totale si possa iniziare un processo riformatore del Titolo V della Costituzione. È questa l’unica strada per valorizzare in pieno il ruolo delle autonomie locali e, al tempo stesso, per riportare materie strategiche per il Paese e per le persone, quali energia, infrastrutture, salute e sicurezza e sanità, nelle competenze dello Stato e difendere meglio i diritti dei lavoratori meridionali. Il Consiglio Regionale Uilm ha inoltre rilanciato la mobilitazione per la sicurezza dei lavoratori. La strage a Calenzano, che sembra già rimossa dall’attenzione dei media nazionale, non sarà rimossa dalla coscienza degli operai colleghi dei 5 lavoratori morti (di cui due lucani) che continuano a chiedere l’accertamento di quanto è accaduto e misure di sicurezza e prevenzione. Si metta fine alla narrazione, vale a dire alle contraddizioni tra quello che si dice sulla sicurezza, sull’automotive e sulle vertenze in genere, mentre quello che accade è tutt’altro. Lo abbiamo detto anche durante la Carovana UIL mettendo al centro le Persone, i giovani e la lotta al precariato, rompendo il muro del silenzio. Noi proponiamo, chiediamo e pretendiamo risposte: Palazzo Chigi apra un confronto vero. La UIL, con i suoi iscritti e il suo gruppo dirigente, farà come sempre la sua parte”.