Quattro pensionati su dieci a rischio di povertà o esclusione sociale (rapporto Istat 2024); circa 33mila percepiscono la pensione minima, intorno a 500 euro; un’erosione del potere di acquisto negli ultimi dieci anni tra il 9% e il 12%; un terzo delle persone in lista di attesa per visite specialistiche sono over 70 anni: sono solo alcuni dei numeri di quel “tracollo sociale” di cui il segretario regionale della UilPensionati Carmine Vaccaro ha parlato oggi al consiglio regionale dell’organizzazione sindacale. Un’assemblea straordinaria, alla presenza del segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli, del segretario nazionale Uilp Carmelo Bargallo, il Segretario Organizzativo UiL pensionati nazionale, Pasquale Lucia, non solo per rilanciare l’allarme – “la Basilicata non è una regione per giovani ma neanche per anziani” – ma per aggiornare proposte ed iniziative di mobilitazione lanciando messaggi di speranza e un appello a riprendere il protagonismo delle persone, un protagonismo intergenerazionale. “Dietro ogni numero ci sono vite reali – afferma Vaccaro – a cui dobbiamo dare risposte concrete, all’altezza della crisi sociale del nostro territorio”. Una comunicazione-relazione che non ha lasciato spazio a letture ed interpretazioni “scontate” , con valutazioni e riflessioni innovative, con parole-chiave “responsabilità, sviluppo, coraggio”. Obiettivo centrale: non pensare solo alla “sopravvivenza” ma al futuro, con una visione condivisa, senza tralasciare l’attuale convulsa fase politica. “Una crisi finta – l’ha definita il leader dei Pensionati Uil – mentre aspettiamo dal bilancio, in particolare fondi urgenti per le Case di Riposo e per le persone non autosufficienti. La classe regionale dirigente ha una nuova occasione per il cambiamento, raccolga con responsabilità e coraggio questa sfida. E’ una sfida invocata da quella responsabilità civile che attende la Basilicata, è un passaggio d’epoca. Una sfida che chiede di percorrere i sentieri del cambiamento concretamente attraverso l’intrapresa di prove comuni, praticando tre valori principali – le persone, il territorio e l’identità – per permettere alla comunità lucana di creare sviluppo. Tutto ciò nella certezza che la Basilicata merita meno distrazioni e molta più attenzione concreta”. Le iniziative già in cantiere: la ricerca La Basilicata è terra per anziani, Disability Pride insieme all’Ada (giornata dedicata all’orgoglio disabilità) , la festa dei nonni, una ricerca sulle liste di attesa, un automezzo (taxi sociale) di Ada e Uilp in giro per i territori, sostegni alla Colletta Alimentare.
Il “sogno di Vaccaro” fatto di emozioni, passioni, cultura, identità e fiducia: “Sogno la Basilicata , il sogno di Benigni che ha raccontato l’Europa di Spinelli, Rossi, Colorni, Jean Monne. Vorrei mettere insieme le persone, da quelle anziane, le giovani generazioni, dal contadino al medico imprenditore, per lo stesso sogno: consegnare ai giovani un’altra Basilicata. Il sogno per questa terra così speciale d far nascere una prateria. Abbiamo il dovere di provarci. Da dove si comincia? Dal pensare ed agire insieme per andare oltre la sopravvivenza e per percorrere strade con parole e spirito nuovi”.
Vincenzo Tortorelli, segretario Uil Basilicata
Un vero e proprio tsunami si sta abbattendo sul sistema socio sanitario e assistenziale del nostro Paese con effetti devastanti sulla Basilicata. A lanciare l’allarme – che intendiamo cogliere – è il Rapporto Enpaia-Censis. Si profila una situazione di ulteriori e pesanti difficoltà per anziani, pensionati, famiglie, lavoratori precari. Anche per questo siamo fortemente preoccupati per la crisi politica che si è aperta alla Regione. La Giunta è attesa da scelte e provvedimenti urgenti per fronteggiare l’emergenza sociale e per dare risposte ai bisogni di welfare. Continuiamo a chiedere discussioni di merito sulle questioni d’emergenza sociale, di lavoro e sviluppo. Pensiamo che l’istituzione di un Assessorato al Welfare in Basilicata, con un focus specifico sul processo demografico e sull’invecchiamento della popolazione, potrebbe rappresentare una scelta strategica per affrontare una delle principali sfide della regione: il progressivo spopolamento e l’invecchiamento della popolazione. La Basilicata sta vivendo una crisi demografica senza precedenti, con un calo delle nascite, un’emigrazione giovanile costante e un aumento della popolazione anziana. L’istituzione di un Assessorato specifico permetterebbe di: Affrontare il problema in modo sistemico, con politiche mirate e coordinate; Integrare le politiche sociali, sanitarie e del lavoro, per offrire risposte efficaci alle esigenze di anziani, famiglie e giovani; Sostenere la natalità e la conciliazione vita-lavoro, attraverso misure concrete di welfare. Sul Welfare per gli Anziani pensiamo, nello specifico, allo sviluppo di servizi innovativi per la terza età, come assistenza domiciliare avanzata, cohousing per anziani, potenziamento della sanità territoriale e della telemedicina. Un Assessorato al Welfare con questa missione potrebbe rappresentare una svolta per il futuro della Basilicata, trasformando la sfida demografica in un’opportunità di rilancio sociale ed economico.
Carmelo Barbagallo, segretario nazionale Uilp. “Il 53% delle pensioni del settore privato è sotto i 750 euro. Per le pensioni delle donne si sale al 64,1%. Un lavoratore italiano su quattro è a rischio povertà. Quindi un futuro pensionato su quattro sarà povero. Qui nel Mezzogiorno la situazione è ancora più drammatica. Non siamo noi a dirlo, a dirlo sono i dati Inps e Istat.”
Così Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil Pensionati intervenendo oggi, 28 marzo al Consiglio regionale Uilp Basilicata.
“Con una nostra recente indagine sul potere d’acquisto delle pensioni abbiamo dimostrato che la perdita del potere d’acquisto di pensionate e pensionati negli ultimi 10 anni, e soprattutto dal 2022 al 2024, è stata vertiginosa. La situazione ora sembra addirittura peggiorare. La politica invece dice che va tutto bene.
Va bene che circa 4,5 milioni di italiani rinuncino alle cure per problemi economici e per liste d’attesa interminabili? Va bene che cresca il numero delle persone non autosufficienti, di cui la stragrande maggioranza sono anziane, e che sulla legge quadro sulla non autosufficienza non siano state messe risorse? Va bene che sempre più pensionati e pensionate italiani si trasferiscono all’estero perché le tasse sulle pensioni in Italia sono le più alte d’Europa?
Secondo noi non va bene. Per questo chiediamo con forza al Governo di riaprire il tavolo sulla previdenza. Abbiamo proposte semplici e concrete, proposte che sono frutto del pensiero unitario. Siamo pronti a discuterne. Vogliamo essere ascoltati.”