Si è tenuto nella giornata odierna il consiglio Territoriale della UILM di Basilicata presso la sala Scambiologico di Potenza in cui è stata presentata la piattaforma relativa al rinnovo del CCNL Metalmeccanico 2020-2022 che verrà discussa nelle assemblee in tutti i luoghi di lavoro nelle prossime settimane.
L’obiettivo è quello di rinnovare il contratto nazionale, condiviso dalle lavoratrici e dai lavoratori metalmeccanici, sottoscritto da Fim, Fiom, Uilm e Federmeccanica-Assistal, e rilanciare il lavoro industriale a partire dal settore metalmeccanico.
La piattaforma metalmeccanica punta ad un aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022, al miglioramento delle Relazioni industriali, dei diritti di partecipazione e delle politiche attive; alla valorizzazione della formazione per diventare il Contratto delle competenze, e alla svolta sull’inquadramento; vuole rafforzare il Welfare Integrativo e i temi dell’Ambiente, con attenzione particolare al valore fondamentale della Salute e sicurezza sul lavoro; attenzione anche al Mercato del lavoro e appalti, Orario di lavoro, Diritti e Tutele, Salario e Percorso democratico.
Negli anni della crisi, e anche a seguito delle riorganizzazioni e ristrutturazioni, nel settore si sono persi 300.000 posti di lavoro; negli stessi anni il costo del lavoro è rimasto costante e vi è stata una crescita del valore aggiunto attestatosi, nel 2017, allo stesso livello del 2007. Non c’è stata, contemporaneamente, adeguata redistribuzione dei profitti che, anzi, al contrario, sono aumentati costantemente al diminuire degli occupati.
Nello stesso tempo, molte sono le realtà nel settore ancora in crisi che registrano una caduta degli investimenti, il permanere di difficoltà produttive e la crescita della Cassa integrazione, ovvero tutte situazioni che mettono a rischio l’occupazione.
Per la UILM di Basilicata occorre, dunque, rilanciare il lavoro nel settore industriale attraverso delle politiche economiche a sostegno della crescita e degli investimenti e della ricerca così come servono risorse per sostenere il reddito dei lavoratori e delle loro famiglie, attraverso la riduzione del prelievo fiscale che, oggi, di fatto, condiziona i risultati contrattuali e frena i consumi.
Rilancio industriale e occupazionale, incremento dei salari, riduzione delle tasse ai lavoratori, azzeramento degli infortuni, interventi sugli ammortizzatori sociali depotenziati dalle ultime riforme a partire dal JobAct sono i temi a cui è necessario trovare pronte risposte anche attraverso scelte politiche che devono andare nella direzione di una società più giusta e che metta al centro il valore dei lavoratori.
E dunque il rinnovo del contratto nazionale metalmeccanico è una opportunità non solo per tutto il comparto metalmeccanico ma è una opportunità di sviluppo per l’intero Paese e per questo tutti – proprio tutti – devono contribuire e facilitare questo importante rinnovo.