È un sindacato vivace e propositivo quello che risalta dai lavori del Consiglio Territoriale della Uilm Basilicata, tenuto stamani a Potenza presso la sala conferenza dell’Hotel Vittoria. Nel corso dell’assise a cui ha partecipato il Segretario Nazionale della Uilm Rocco Palombella, è emersa la necessità del rinnovo del CCNL entro l’anno.
Ma non solo occorre rinnovare il contratto dei metalmeccanici, ma occorre ottenere dal governo la decisione sulla detassazione del salario di produttività, perché solo così si contribuisce a dare alle famiglie italiane un minimo di potere di acquisto utile alla crescita dei consumi e dell’economia intera.
Questa affermazione, se applicata al territorio regionale della Basilicata, diventa ancor piùurgente, perché più di crescita in Lucania esistono “pezzi” dell’area regionale sopraffatti dalla povertà. Ecco perché va tutelato il lavoro e le imprese che producono.
Il patrimonio umano e le eccellenze del nostro territorio, devono diventare la materia su cui investire per la crescita. Lo si sta facendo, per esempio, nello stabilimento FCA di San Nicola di Melfi, che può e deve essere il punto di partenza per costruire il Polo Tecnologico di Melfi, la base di riferimento per l’intero settore dell’automotive italiano e non solo.
Uno degli impegni della Uilm sarà proprio questo, spingere perché al più presto si apra un tavolo di discussione a cui siedano Stato, regione, parti sociali e azienda e in cui ognuno si assuma responsabilitá inerenti al proprio ruolo, per consentire allo stabilimento succitato di ricoprire un ruolo di leadership per l’economia locale e nazionale.
L’auspicio è, infatti, che quel processo di crescita, innescato dalle prime 1500 stabilizzazioni in FCA del mese di giugno non si arresti, ma al contrario conduca nel minor tempo possibile alla stabilizzazione dei 400 lavoratori interinali ancora in forza presso lo stabilimento FCA, e dei lavoratori dell’indotto.
Ma il panorama metalmeccanico lucano non è identificabile solo con il positivo boom FCA. Rimangono vertenze irrisolte e gravi criticità ancora da affrontare:laUilm si batterà perché possano esserci risposte per i lavoratori di Firema e dell’Ansaldo; perché non si parli dei lavoratori dell’indotto ENI solo in fase di campagna elettorale per acquisire consensi.
La Uilm è al fianco dei lavoratori per tutelarli al meglio, consapevole, però, che non possono esserci diritti dove non esiste il lavoro stesso. Oggi abbiamo rinnovato l’impegno impegno preso con chi un lavoro ce l’ha, con chi ha perso e con chi lo sta cercando.