Finalmente un’idea per il riequilibrio finanziario delle aziende e per migliorare l’accesso al credito delle pmi, trasformando i debiti a breve verso le banche in debiti a medio-lungo termine.
Con una lettera indirizzata al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha condiviso ed elogiato il fatto che la Regione abbia delegato Sviluppo Basilicata a intrattenere i rapporti con la Commissione Regionale ABI per la trattazione dei temi concernenti le complesse problematiche del credito riguardanti il nostro territorio e che in questo ambito sia emersa l’opportunità di creare un Fondo di Garanzia per il consolidamento delle passività a breve termine, sul modello della legge n. 341 del 1995 che tanti successi riscosse nel periodo della sua vigenza.
“Riteniamo l’iniziativa di grande interesse e utilità per il sistema imprenditoriale lucano delle pmi – scrive De Salvo – perché oggi, forse più di allora, uno dei principali problemi finanziari delle imprese è quello di avere un eccesso di utilizzo di linee di credito a breve termine, che gravano le aziende di costi inutili e creano sudditanza nei confronti delle banche, le quali ormai adottano tolleranza zero verso i propri clienti”.
“Se oggi le statistiche indicano il 30% di sofferenze sugli impieghi (il dato peggiore in Italia!) ciò è dovuto soprattutto all’atteggiamento delle banche più che alla responsabilità delle imprese”. Infatti, un eccesso di indebitamento sul conto corrente spinge gli istituti di credito a chiedere il rientro al minimo sconfinamento, creando così le condizioni per le sofferenze.
“All’epoca – evidenzia il presidente di Confapi Matera – l’applicazione dell’art. 2 della legge 341 ci consentì di salvare diverse aziende in difficoltà, che presentavano un’eccessiva esposizione debitoria sul conto corrente. I dati a consuntivo di quell’esperienza ci dicono peraltro che la stragrande maggioranza delle imprese beneficiarie di quel prezioso strumento riuscì a rimborsare serenamente e puntualmente i relativi mutui”.
“Il consolidamento delle passività a breve termine viene quindi in soccorso delle pmi che vivono una condizione di sottocapitalizzazione che impedisce il ricorso all’autofinanziamento e ne limita i programmi di investimento e di sviluppo. Inoltre, le imprese con indebitamento a breve hanno un rating peggiore rispetto a quelle con debito a medio-lungo termine, compromettendo così l’equilibrio finanziario aziendale”.
“Per questi motivi – conclude De Salvo nella lettera a Pittella – riteniamo che l’idea emersa nel suddetto tavolo sia meritevole di ogni attenzione anche da parte Sua e che il compito assegnato a Sviluppo Basilicata debba essere sostenuto al massimo; al riguardo Confapi Matera si rende disponibile a fornire ogni utile collaborazione”.