Secondo l’Osservatorio Findomestic, nel 2019 in regione sono stati spesi 452 milioni di euro in beni durevoli, 1.929 euro di media per famiglia. A Potenza consumi in crescita (+0,7% rispetto al 2018), mentre a Matera calano dello 0,6%.
Nel 2019 la spesa per beni durevoli in Basilicata ha registrato un lieve incremento (+0,3% rispetto al +2,1% medio nazionale) con gli acquisti delle auto nuove in sofferenza (-2,2% rispetto al 4,5%), una modesta crescita dell’usato (+0,8% rispetto al 2,3%) e un aumento sostenuto per i motoveicoli (+10% rispetto al 6,1%). Il quadro della spesa per i beni durevoli in Basilicata nel 2019 è stato tracciato dall’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia. Tra i beni legati alla casa, elettrodomestici (2,9%) mobili (1,9%) e information technology (0,9%) hanno presentato dinamiche positive, mentre per elettronica di consumo (-4,3%) e telefonia (-1,4%) gli acquisti si sono ridotti anche se con percentuali più basse della media nazionale (rispettivamente -5,6% e -4,4%).
“Nell’anno appena concluso in Basilicata – commenta il responsabile dell’Osservatorio Findomestic Claudio Bardazzi – sono stati spesi in durevoli 452 milioni di euro complessivi con marcate differenze tra le due province: in espansione a Potenza (0,7%) e in diminuzione a Matera (-0,6%). Il livello di spesa media familiare per i durevoli in Basilicata – ha aggiunto Bardazzi – nel 2019 è stato di 1.929 euro, un valore superiore solo a quanto registrato in Sicilia, Calabria e Campania. Nel capoluogo di regione l’indicatore si è attestato sui 1.951 euro per famiglia, poco sopra alla media del Mezzogiorno (1.926 euro), mentre più basso è il dato rilevato a Matera (1.888). Entrambe le province sono distanti dalla media nazionale (2.647)”.
POTENZA. Nell’ultimo anno sono stati spesi in provincia 297 milioni di euro in beni durevoli, lo 0,7% in più rispetto al 2018. L’impiego di risorse da parte delle famiglie potentine in questo mercato è aumentato dell’1,6% raggiungendo la spesa media di 1.951 euro per nucleo familiare. Il segmento delle auto usate ha raggiunto i 78 milioni di euro nel 2019 con una crescita dello 0,5% rispetto all’anno precedente, mentre la spesa per le auto “nuove” diminuisce dell’1% a 67 milioni di euro complessivi. Anche se con un valore di 5 milioni di euro in totale, il mercato motoveicoli registra una crescita a doppia cifra: +14,6% rispetto al 2018. Il settore degli elettrodomestici vale 24 milioni di euro con una crescita del 2,9% e una spesa per nucleo di 159 euro, quello dei mobili tocca i 72 milioni, 33 milioni in più di Matera, e un incremento del 2,3% (476 euro a famiglia, +3,1%). Questi dati positivi bilanciano – nel comparto “casa” – la flessione dell’elettronica di consumo (-3,5%). In aumento dell’1,8% gli acquisti in information technology con una spesa totale di 10 milioni di euro nel 2019, il doppio rispetto a quella di Matera. Ha limitato i danni (-0,6%) la telefonia con 29 milioni di euro complessivi, meglio della media regionale e nazionale (in Basilicata -1,4% e in Italia -4,4%).
MATERA. A Matera, nel 2019, la spesa per auto nuove è crollata del 4,6% (33 milioni di euro in totale) a favore del mercato dell’usato con consumi in crescita dell’1,6% (40 milioni di euro in totale) e 484 euro in media a famiglia. In provincia gli acquisti di beni durevoli sono calati nell’ultimo anno dello 0,6% a 156 milioni di euro così come è diminuita la spesa media per famiglia (-0,7%) a 1.888 euro. I motoveicoli, pur rappresentando una quota limitata del mercato dei durevoli in regione (3 milioni di euro), sono in aumento del 3,1% rispetto al 2018 così come gli “elettrodomestici” grandi e piccoli del 2,9% (13 milioni in totale) con la spesa media familiare più alta tra le due province lucane (164 euro). In positivo i mobili (+1,1%, 473 euro a famiglia), mentre i consumi per elettronica di consumo, information technology e telefonia diminuiscono rispettivamente del 5,8%, 0,6% e 2,9%.
CREDITO AL CONSUMO. Nei primi 9 mesi del 2019 in Basilicata sono stati finanziati attraverso il credito al consumo oltre 386 milioni euro, un valore in crescita del 15,8% e superiore alla media nazionale. “Oggi il credito al consumo – afferma Gilles Zeitoun, direttore generale di Findomestic – è sempre più percepito come uno strumento di pagamento utile e talvolta indispensabile. Non a caso, secondo una rilevazione del nostro Osservatorio mensile, il 78% degli italiani che hanno acquistato a rate avrebbe dovuto posticipare o abbandonare i propri progetti d’acquisto se non avesse potuto ricorrere al credito”.
Il mercato del credito ha offerto ancora una volta un sostegno fondamentale ai consumi delle famiglie italiane in un anno, il 2019, in cui complessivamente le erogazioni di prestiti hanno raggiunto un ammontare di 71,5 miliardi (+3,9% rispetto al 2018). In questo scenario Findomestic si è confermata leader di mercato, erogando 10,4 miliardi di prestiti (+6,1%) e raggiungendo una quota del 14,5%.