“La transizione ecologica ha bisogno di una transizione sociale e i Contratti di fiume sono uno strumento che racchiude in sé entrambi questi aspetti. Credo che la giornata sia servita a mettere in luce i molteplici valori del tema acqua e quanto essa abbia a che fare con l’equità. La strada che ci poniamo è integrare assolutamente questi strumenti nei luoghi decisionali. Ringrazio le comunità dei Contratti di Fiume e tutti i soggetti coinvolti.” Così il coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (Cdf), Massimo Bastiani, ha chiuso l’evento “Donne ed Acqua”, che si è svolto ieri mattina a ValSinni, ed organizzato come tappa della campagna nazionale dedicata al tema e nell’ambito del processo partecipativo dei Cdf delle Valli del Noce e del Sinni.
Quattro sono stati i panel di confronto incentrati sulle esperienze pubbliche e private, testimonianze di impegno quotidiano, e sull’evoluzione dell’empowerment femminile. Ancora di governance ha parlato il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli, che ha detto: “stiamo lavorando sul governo integrato della risorsa idrica attraverso interventi strutturali e non strutturali anche al fine di efficientare il sistema dighe e la gestione della risorsa idrica in relazione agli usi potabili, irrigui e industriali. In relazione all’efficientamento degli invasi, entro il 2026 si concluderanno gli interventi su otto dighe della Regione Basilicata/gestione ex EIPLI, recuperando oltre 300 milioni di mc/anno di risorse idriche. In tale scenario – ha spiegato la Corbelli – i CdF rappresentano uno strumento operativo di partecipazione di tutti i portatori d’interessi, al fine di una adeguata concertazione e raggiungimento degli obiettivi prefissati.”
L’interrogionalitá è stato un altro aspetto più volte affrontato nel corso dell’incontro e sul quale si è soffermato in particolare il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che ha mostrato disponibilità nel sostenere un progetto di area vasta legato ai Contratti di Fiume. “Da questa giornata di lavori – ha aggiunto Paola Rizzuto, coordinatrice nazionale Donne dell’Acqua – è emerso il chiaro messaggio che è tempo di inaugurare un nuovo periodo nella gestione degli interessi ultra-territoriali per favorire le forme di cooperazione che guardano dalla prospettiva delle comunità locali. La forza dell’acqua sta nella capacità di andare oltre i confini amministrativi in una logica interregionale per favorire la collaborazione, lo scambio di idee e buone prassi e le azioni di sistema.”
“È stato un incontro proficuo – ha detto Nicola Mastromarino, Presidente del FLAG – dal quale è emerso forte il valore del protagonismo delle comunità in una visione di sviluppo armonico dei territori con le esigenze che gli stessi esprimono, e che noi con i Cdf portiamo avanti.”
Dopo l’evento di ieri, il prossimo appuntamento dei Contratti di Fiume sarà il 4 luglio alle ore 10:00 a Lauria con una conferenza stampa di presentazione dell’avvio di uno Studio per la creazione di un modello di Parco Fluviale nei bacini del Noce e del Sinni, in collaborazione con il CNR.