Che la firma del contratto di servizio sarebbe stato lo spartiacque fra un minimo di visibilità per la nostra regione e il dimenticatoio lo avevamo capito da tempo e, se pur con difficoltà, eravamo riusciti a farlo capire all’ ex assessora al ramo Donatella Merra. Con l’arrivo dell’assessora Sileo abbiamo definitivamente firmato la resa incondizionata a Trenitalia senza chiedere nessuna contropartita. E così, un minuto dopo aver firmato il contratto di servizio, invece di vedere arrivare i nuovi mezzi elettrici con l’arrivo di 8 pop e un importante investimento della con 41,7 milioni di euro da parte della Regione per l’ acquisto dei nuovi mezzi , che avrebbe consentito il 30% di inquinamento in meno grazie alla riduzione dei consumi elettrici, sulla direttrice Potenza-Salerno sono tornati i mezzi diesel su una linea elettrificata, senza che l’assessora si sia degnata nemmeno di chiedere spiegazioni. Ma c’è di più. Il contratto di servizio che vede nei vari capitolo costi per aumentare gli standard di qualità, comprese le pulizie, dopo il pensionamento di due addetti l’azienda non ha proceduto alla sostituzione lasciando sguarnito il controllo sul territorio. Inoltre, nonostante il clamore avvenuto nell’estate 2023 con la chiusura di tutte le linee nel periodo estivo, quest’anno si replicherà, chiudendo due linee su tre senza che l’assessora si sia posta minimamente il problema, e questo a fronte di un sostanziale aumento del contratto di servizio che costa ai lucani 32 milioni di euro l’anno. Uno schiaffo ai tanti lucani e lucane e soprattutto a questa organizzazione sindacale che pure disperatamente aveva chiesto un incontro all’assessora e alla terza commissione per spiegare quello che serebbe potuto succedere, ma nessuno ci ha dato ascolto. Infine il contratto di servizio e l’incremento dei chilometri è legato indissolubilmente alle gare TPL: dall’aggiudicazione del nuovo soggetto dipenderà l’assegnazione dei servizi sostitutivi allo stesso, dando di fatto l’ input per una nuova offerta commerciale tutta su ferro che prevederà l’incremento dei chilometri treno fino a 2.4 milioni. La richiesta di perfezionamento del bando di gara TPL approvata con una delibera del consiglio regionale che impegna la giunta a modificarlo, potrebbe dilatare temporaneamente questo passaggio. Abbiamo la sensazione che l’assessora sia impegnata a tagliare nastri costruiti da altri senza porsi il problema sulle ricadute sia occupazionali sia di efficienza per i lucani. Intanto per la manutenzione dei materiali rotabili acquistati anche dalla Regione Basilicata non sono previste assunzioni di lucani ma solo pugliesi.Per questo motivo insieme alle associazioni dei pendolari e studentesche valuteremo la possibilità di mobilitarci contro la regione che in maniera molto superficiale sta affrontando la questione trasporti, settore troppo importante per lo sviluppo della regione per essere trattata in maniera così superficiale.