Si è svolto questa mattina, presso il Park Hotel di Potenza, un incontro organizzato da Acquedotto Lucano dal titolo “Acqua corrente. Efficientamento gestionale ed energetico delle reti e degli impianti di Acquedotto Lucano”.
Ha aperto i lavori, moderati dal giornalista Attilio Romita, l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Michele Vita, al quale sono seguiti gli interventi di Rosario Mazzola, docente dell’Università degli Studi di Palermo, Maurizio Giugni, dell’Università Federico II di Napoli, Ruggero Ermini, dell’Università degli Studi della Basilicata, Elio Manti, dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata. Nella seconda sessione del dibattito, invece, sono intervenuti Nicola Andrea Cicoria, amministratore unico Egrib, Ignazio petrone, amministratore unico Società Energetica Lucana, Alberto Biancardi, direttore generale Utilitalia, Ernesto Gargano, Vice Procuratore Generale della Corte dei Conti di Basilicata. Ha concluso i lavori il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
Il governatore lucano, prima di entrare nel merito della tematica, ha riportato alla platea quelli che sono gli ultimi dati Svimez che vedono la Basilicata registrare la percentuale più alta (+5,5%) a livello nazionale per quanto riguarda la crescita del pil oltre ad essere l’unica regione ad avvicinarsi ai valori occupazionali del 2008.
“Dati incoraggianti che confermano il fatto che stiamo crescendo più di altre regioni”, ha affermato Pittella che ha aggiunto: “Non dobbiamo però accontentarci. La Regione continuerà a lavorare e proveremo a portare a termine tutti gli adempimenti necessari: chiuderemo l’assestamento a fine mese e procederemo per la messa a punto del nuovo bilancio in tempi brevissimi”.
Sulla questione relativa al tema dell’incontro, il governatore, ha iniziato il suo intervento porgendo i complimenti ad Acquedotto Lucano, all’amministratore Michele Vita e al suo team e agli ottimi risultati raggiunti. “Se ci sono stati traguardi ed obiettivi non raggiunti o dimenticanze del passato, dobbiamo farle divenire valore aggiunto – ha detto il presidente – Trasformiamole da criticità in opportunità e proviamo a rilanciare”. “Non amo viaggiare in avanti con la testa rivolta all’indietro – ha affermato – Abbiamo bisogno di guardare oltre”.
Tre i punti affrontati dal presidente Pittella: nuovo Accordo di programma con Governo e Regione Puglia, superamento dell’Eipli e nuovo ruolo di Acqua Spa, efficientamento energetico.
“Il 30 giugno scorso abbiamo sottoscritto il nuovo AdP tra Basilicata, Puglia e Governo – ha sottolineato il governatore – Un’intesa importantissima anche per il significato simbolico che torna ad avere, in un tempo come questo, in cui la collaborazione e il coordinamento solidale tra regioni e livelli istituzionali ci consegna un virtuosismo”. “Abbiamo rivisto e attualizzato l’accordo attraverso tre azioni: la programmazione dell’utilizzo della risorsa per gli usi civili, industriali ed agricoli; la determinazione e la formazione del bilancio idrico condiviso; la definizione dei costi dell’acqua all’ingrosso. Tre grandi questioni recuperate in chiave moderna – ha detto Pittella – che mettono insieme Stato e due Regioni in un accordo paritario e senza rivendicazioni. Un segnale, questo, sicuramente importante”.
Sulla seconda questione, invece, il presidente ha affermato: “Il definitivo superamento di Eipli rappresenta un traguardo storico e necessario perché il servizio idrico primario diventi patrimonio complessivo di questa grande famiglia. Il recupero e la rivitalizzazione di Acqua spa, in tal senso, diventa fondamentale in quanto confluirebbero in essa le funzioni ed il personale dell’Eipli”.
Sull’aspetto legato all’efficientamento energetico, Pittella, ha dichiarato: “Dobbiamo necessariamente intervenire. Non è possibile che Acquedotto Lucano spenda 20 milioni di euro all’anno di energia. E’ indispensabile correre ai ripari attraverso interventi che potranno consentire, già con un primo stanziamento, un risparmio dai 2 ai 4 milioni di euro l’anno. La Regione non può sottrarsi ad una risoluzione del genere, è vietato. Deve fare la sua parte e deve, attraverso l’utilizzo delle risorse strutturali e non solo, trovare quelle necessarie per attuare questo programma”. “Ma le azioni che Acquedotto Lucano mette nella proposta non sono solo indirizzate al risparmio energetico – ha poi aggiunto Pittella – riguardano anche la riduzione delle perdite e il superamento e la risoluzione dei casi di infrazione collettando tutti i reflui in fognatura, che ci consentirà di superare e tutelare il nostro ecosistema salvaguardando la risorsa acqua che è occasione di pace, di incontri di sussidiarietà e solidarietà così come occasione di guerra”. “Dobbiamo lavorare per il futuro dei nostri figli – ha detto – siamo chiamati a prendere il toro per le corna, riconoscere gli errori e superarli con le riforme e con le azioni amministrative”.
Il presidente Pittella ha infine ricordato che dalla prossima settimana, sul sito web di Acquedotto Lucano, saranno pubblicati gli avvisi per i professionisti esterni per i lavori che saranno realizzati nel prossimo triennio. Si parla di oltre 100 interventi per un investimento di circa 300 milioni di euro che trovano sponda nei fondi strutturali. “Una messa finanziaria straordinaria e significativa che dovremo saper cogliere per raggiungere gli obiettivi oggi presentati e per creare, attraverso il loro utilizzo virtuoso, possibilità di lavoro”, ha concluso Pittella.
Abbattere i consumi di energia elettrica rappresenta una delle priorità di Acquedotto Lucano. In una regione che si estende per circa 10 mila chilometri quadrati, gran parte dei quali montani e collinari, i consumi principali di energia (il 70 per cento) derivano dalla necessità di sollevare l’acqua, oltre quelli necessari alla gestione dei depuratori (23 per cento) e di tutte le altre attività (7 per cento).
Costi che ogni anno ammontano a 20,5 milioni di euro, più di un quarto dell’intero bilancio della società che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata.
Acquedotto Lucano ha un piano per ridurre i consumi di energia dagli attuali 133 ad 80 gigawatt l’anno, con un risparmio che in termini economici varrebbe oltre sei milioni di euro l’ann0; senza considerare i benefici per l’ambiente: le emissioni di anidride carbonica in atmosfera si abbatterebbero di 16 milioni di chili l’anno.
Il programma per l’efficientamento gestionale ed energetico delle reti e degli impianti di Acquedotto Lucano è stato presentato nel corso del convegno “Acqua Corrente”, che si è svolto questa mattina a Potenza e che ha visto la partecipazione – nelle sue due sessioni – di alcuni tra i maggiori esperti italiani del settore, nonché di rappresentanti istituzionali come Alberto Biancardi -commissario dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi)-, Giordano Colarullo – direttore generale di Utilitalia -, Ernesto Gargano – vice procuratore generale della Corte dei Conti della Basilicata-, Michele Vita – amministratore unico di Acquedotto Lucano -; a chiudere i lavori, di fronte ad una sala gremita – è stato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
“Il Piano – ha spiegato Vita – prevede tre fasi di intervento: la prima è di valutazione delle performance energetiche e di revisione e ammodernamento degli impianti di sollevamento; la seconda interesserà la produzione di energia da fonti rinnovabili per soddisfare parte del proprio fabbisogno; mentre la terza fase riguarderà la strategia di gestione degli adduttori e delle reti. Quest’ultima fase, in particolare, prevede tra le altra attività la riduzione della pressione dell’acqua immessa in rete: nella pratica attuale, infatti, il nostro sistema acquedottistico è caratterizzato da pressioni eccedenti le reali esigenze per un’adeguata distribuzione all’utenza, ciò determina un aumento delle perdite idriche e conseguentemente un incremento dei volumi di acqua da pompare. Sarà opportuno – ha proseguito Vita – affiancare alle procedure gestionali, strategie di risparmio energetico e di valorizzazione delle fonti rinnovabili”.