Si è svolto questa mattina a Matera nell’ex ospedale San Rocco il convegno nazionale ANACI dedicato a “Le discipline inderogabili nel diritto condominiale” in memoria del professore Michele Costantino.
L’evento reca un sottotitolo tratto da una frequente battuta (“Vogliamo giocare? E giochiamo ma fino in fondo!”) con cui “il Professore” intercalava spesso i propri interventi pubblici per denunciare l’insipienza del legislatore all’indomani della promulgazione della legge di Riforma del condominio del 2012.
Con questo evento l’associazione ANACI, nell’onorare la figura dell’insigne accademico dell’Università di Bari, ha approfondito i temi più dibattuti del diritto condominiale ai quali il Professore ha dedicato una parte cospicua della propria teoresi.
Le relazioni, coordinate da Gaetano Mulonia, Vice Presidente nazionale ANACI, sono state aperte da Giorgio Costantino, Ordinario di diritto processuale civile presso l’università di Roma Tre e fratello dello studioso scomparso a cui è stato assegnato il dibattutissimo tema “L’amministratore di condominio nelle liti condominiali e la legittimazione processuale concorrente dei condòmini.
A seguire la relazione di Francesco Macario Ordinario diritto privato comparato presso l’Università di Roma Tre, già allievo di Michele Costantino sul tema Le norme dispositive e le norme inderogabili nel condominio”.
Al termine delle relazioni di due insigni magistrati sono intervenuti i docenti universitari che hanno seguito per interi decenni l’evoluzione del pensiero di Michele Costantino. Antonio Scarpa, Magistrato addetto alla II sezione della Corte di Cassazione ha illustrato “Le norme inderogabili e le clausole del regolamento di condominio c.d. “contrattuale”» insieme a Vincenzo Colonna, Aggregato di Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università degli Studi di Foggia mentre Roberto Triola, Già Presidente della II Sezione della Corte di Cassazione ha relazionato sulla ripartizione delle spese condominiali in funzione dell’utilità” interagendo con Pierantonio Lisi, Ricercatore di diritto civile presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” anch’esso allievo del Professore scomparso.
Nel corso del convegno è stato organizzato anche un incontro per la tutela degli amministratori professionisti sul tema “La responsabilità penale dell’amministratore in giurisprudenza ed in dottrina” con Francesco Burrelli, presidente nazionale ANACI e Maria Christina De Tommasi, Sostituto procuratore presso il Tribunale di Matera.
Il convegno si è concluso con le relazioni sui requisiti per assumere l’incarico di amministratore condominiale nella dottrina e nella giurisprudenza” a cura di Claudio Belli del Centro Studi Nazionale ANACI e l’intervento finale di Gianvincenzo Tortorici, Direttore del CSN.
Il Presidente Francesco Burrelli ha ringraziato ANACI Basilicata e ANACI provinciale di Matera e tutti coloro che hanno lavorato per il successo della manifestazione, i relatori e il vice Presidente nazionale Mulonia. La giornata, organizzata con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Matera, è stata dedicata al professor Michele Costantino, illustre luminare della giurisprudenza italiana, “una figura di riferimento per il nostro Paese è fondamentale anche per la crescita di ANACI” ha spiegato il Burrelli che ha poi proseguito: “Matera rappresenta non solo la cultura italiana ma configura una sintesi concreta e perfettamente riconoscibile di quella europea, pur nella sua originalitàe unicità. Non potevamo mancare quest’anno, perchéanche la nostra associazione promuove quotidianamente i principi di una cultura nazionale ed europea che coinvolgono aspetti come la sicurezza, le innovazioni tecnologiche, l’efficienza energetica, le Smart city, ma anche le politiche fiscali economiche o legislative. Gli amministratori saranno chiamati in futuro ad impegni ancora più complessi considerando le molteplici dinamiche cui dovràfar fronte e difficilmente potràportarle a termine se non integrando le conoscenze e facendo sistema di rete”. Il presidente Burrelli nel corso del dibattito è tornato anche sul tema delle responsabilitàgiuridiche dell’amministratore e del rapporto con i condomini, premettendo come l’associazione “sia, per quanto possibile, a sostegno di quei cittadini che hanno maggiori difficoltàa veder riconosciuti i propri diritti”. Appare tuttavia fondamentale per Burrelli inquadrare in una precisa collocazione normativa la figura dell’amministratore anche di fronte alle responsabilitàpenali: “Abbiamo la necessità di avviare una riflessione collettiva per cercare di capire se effettivamente i comportamenti dell’amministratore debbano o meno avere sempre un riflesso penale, se siano sempre in capo al committente (e quindi all’amministratore) obblighi pur in assenza di fondi necessari per intervenire – ha sottolineato durante il confronto con Maria Christina De Tommasi, Sostituto Procuratore al Tribunale di Matera – La domanda a cui dobbiamo trovare una risposta è, infatti, sempre la stessa: è sempre l’amministratore il responsabile della sicurezza del condominio inteso come luogo di lavoro? Siamo noi amministratori i “parafulmini” per tutto quello che accade nel condominio? Un esempio, in caso di cornicione pericolante, se l’assemblea non delibera, pur convocata più volte dall’amministratore, e poi cade un pezzo di cornicione, siamo certi che il professionista non subisca le conseguenze penali dell’incidente? Sicuramente va sempre biasimato e condannato chi omette di intervenire, ma non possiamo permettere la ‘caccia alle streghe’ nei confronti dei professionisti che, invece, hanno fatto tutto il possibile per informare l’assemblea circa le proprie responsabilità”.
La fotogallery del convegno nazionale ANACI (foto www.SassiLive.it)