Il 15 settembre si è riunito il Coordinamento Pari Opportunità Uil Basilicata per riprendere il percorso intrapreso prima della pausa estiva, valutare le azioni svolte e programmare le nuove iniziative riguardo alle tematiche di genere.
Dando seguito all’iniziativa dell’8 marzo – quando davanti le scuole dei due capoluoghi erano stati distribuiti agli studenti dei volantini di sensibilizzazione -, la UIL fa un ulteriore passo avanti: il 21 settembre entrerà nelle scuole con il Progetto, “Essere Insicuri”, nell’ambito dei PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani, i lavoratori di domani.
Quando si parla di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro spesso si trascura il rischio di genere, è per questo uno dei moduli del progetto sarà incentrato proprio su questo tema.
La Segretaria Confederale UIL Basilicata Sofia Di Pierro sostiene: “Le aule diverranno così nuovo spazio di confronto tra giovani e sindacato. Vogliamo essere a supporto delle nuove generazioni, mettendo a disposizione il nostro sapere e la nostra esperienza affinché la società che li attende possa essere più accogliente. Dobbiamo farlo per riconsegnare speranza e prospettive ai nostri ragazzi, fornendo loro i giusti strumenti per farli crescere”.
Il Coordinamento PO della UIL ha poi condiviso il percorso da promuovere attraverso una capillare attività di sensibilizzazione relativa alle molestie e violenze sui luoghi di lavoro, attraverso una formazione aziendale relativa alla sicurezza sul lavoro che preveda moduli specifici sul rischio di genere.
Inoltre, sulla base del progetto pilota di educazione finanziaria “Le donne contano” promosso da CGIL CISL UIL e Banca d’Italia, il Coordinamento PO Basilicata intende continuare a trasmettere alle donne la costante attenzione per la questione di genere e l’autonomia delle donne nell’ambiente lavorativo e familiare.
Per la Coordinatrice regionale PO, Raffaella Triunfo: “La violenza sulle donne si combatte anche con l’educazione finanziaria che costituisce un valido strumento di prevenzione della violenza economica di cui molto spesso le donne sono più o meno consapevolmente vittime. È questa la strada da percorrere per prevenire i rischi presenti nel mondo del lavoro, e non solo, evitando profonde conseguenze laddove non si attuano idonee misure di sostegno”.