All’Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, è in corso la 28ª Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP).
Parteciperanno tutti i paesi membri della Convenzione sul Clima, i quali discuteranno per ridefinire nuove politiche ambientali, lavorare per un’eliminazione dei combustibili fossili, favorire la mitigazione dei cambiamenti climatici, aumentare il lavoro per lo sviluppo dell’energia rinnovabile. Da Maratea, in Basilicata città candidata a Capitale italiana della Cultura 2026, per porre in essere azioni concrete finalizzate al contrasto della crisi climatica e ambientale, parte – entro la fine dell’anno – il Progetto “Ricas Italia”, la Rete delle Istituzioni e dei Cittadini per la Cooperazione, la Cultura, l’Ambiente, la Solidarietà e la Sostenibilità contro la povertà e l’inquinamento del pianeta.
A darne la notizia, qualche giorno fa, è stato il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, il quale ha sposato il suddetto progetto, ideato dal giornalista e scrittore Biagio Maimone, fondatore del sito “Progetto di Vita per il Sud” per rilancio economico e sociale del Mezzogiorno, da Nicola Timpone, Direttore Generale del “Gal – La Cittadella del Sapere” e del Festival del Cinema “Marateale”, e dalla giornalista Francesca Lovatelli Caetani.
“Entro fine anno si darà avvio al progetto eco-sociale e culturale ‘Ricas Italia’, la Rete dei Comuni per la Sostenibilità, la Cooperazione e la Solidarietà, che vedrà la città di Maratea promotrice in Europa della richiesta all’Unione Europea di dare impulso ad un nuovo modo di fare cultura, contro il degrado e la povertà” ha dichiarato il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli, il quale ha aggiunto: “Il Progetto ‘Ricas Italia’ è una ottima opportunità per dare impulso alla cultura della sostenibilità e al tema della bellezza, in termini morali, che da essa deriva. Maratea si pone al centro di un percorso di evoluzione culturale che unifica i Comuni italiani in un intento grandioso per le sue finalità, in quanto a favore dello sviluppo della vita umana, che veda il riscatto della centralità dell’essere umano in ogni ambito della vita sociale, economica, politica e spirituale. Fare cultura è ciò che ci proponiamo, che si prefigga di essere, innanzitutto, cultura della vita, in ogni sua declinazione.
Una nuova cultura, pertanto, che prenda a cuore realmente il tema della sostenibilità e dell’umanizzazione dell’esistenza, è la nostra finalità, che può definirsi progetto antropologico in quanto assegna ai valori della vita umana la sua ineludibile centralità”.
La Rete ha come obiettivo quello di aggregare, partendo da Maratea e dalla Basilicata, il maggior numero di Comuni e di Regioni, affinché si impegnino attivamente per la tutela ambientale e contro l’inquinamento, nonché per la salvaguardia dell’intero ecosistema, attraverso azioni concrete che coinvolgano, nel contempo, i cittadini e le Istituzioni.
Dic 01