Il presidente confederale regionale della Copagri, Nicola Minichino, interviene
sulla situazione di emergenza creata dal dissesto idrogeologico nel territorio
lucano che si aggiunge alle problematiche scaturite dal maltempo delle scorse settimane.
«Non c’è pace nella agricoltura lucana che, dopo aver subito ingenti danni a causa delle avverse condizioni meteorologiche delle scorse settimana, adesso si ritrova a fare i conti con le frane che, a vario titolo e con diversa gravità, stanno interessando il territorio regionale. Il dissesto idrogeologico, una delle piaghe della nostra terra, sta continuando a causare ulteriori e pesanti danni sia ai terreni agricoli che alle infrastrutture a iniziare da quelle viarie».
Lo evidenzia Nicola Minichino, presidente della Copagri Basilicata, che alla luce di un incontro nel corso del quale è stata esaminata la grave situazione, aggiunge altresì: «Non vogliamo e non possiamo ancora tirare le somme dei danni reali che gelo e neve hanno provocato a livello economico e produttivo sull’intero territorio regionale, sia alle produzione agricole che agli allevamenti. Tuttavia non è più procrastinabile un intervento delle Istituzioni a sostegno delle imprese, ricordando che a fine gennaio sono scaduti i termini per la presentazione delle segnalazioni al Dipartimento Agricoltura. Si proceda in maniera concreta e immediatamente operativa, così come la Copagri Basilicata ha più volte richiesto nei vari incontri. Non ultimo, in particolare, nel corso del tavolo verde convocato ad hoc, dove abbiamo costatato una grande attenzione da parte dell’ass. Braia».
Per il presidente Minichino, «una prima azione di salvezza, in tal senso, andrebbe promossa consentendo anche alle imprese che non hanno stipulato assicurazioni di poter accedere al fondo di solidarietà nazionale». Inoltre, evidenzia ancora, che «la mancata stipula delle assicurazioni da parte di molte aziende dimostra ampiamente i limiti dello strumento, che va quindi ripensato. Permettere una deroga al piano agricolo nazionale si rende doveroso, vista la gravità della situazione. Ma è chiaro che questo non può essere l’unico intervento: non possiamo stancarci di ripetere che urgono ulteriori azioni incisive da parte delle Istituzioni, sia a livello economico sia operativo, come ad esempio l’attivazione urgente di tutte le misure previste nel PSR. Ben vengano le risoluzioni depositate in commissione Agricoltura dai dep. Maria Antezza e Nicodemo Olivero, che prevedono delle modifiche essenziali alle norme in materia di intervento sulle calamità, esonero contributivo previdenziale e un aumento delle disponibilità economiche del fondo per le calamità naturali».