Imprenditoria giovanile in agricoltura: servono le condizioni affinché le nuove generazioni possano passare “dall’azienda all’impresa”
L’annuncio della Regione Basilicata, della presenza sul portale Sian (Sistema informatico agricolo nazionale) delle 240 domande di aiuto relative alla Misura 112 “insediamento giovani agricoltori”, rappresenta un passo in avanti nell’azione di ammodernamento dell’agricoltura lucana.
Con il finanziamento della misura trova conferma lo sforzo del Dipartimento Agricoltura in direzione del ricambio generazionale, su cui è stata aumentata la dotazione finanziaria della Misura da poco meno di 1,5 milioni ad 8 milioni di euri.
Il provvedimento raccoglie le indicazioni della Copagri per dare corso ai presupposti essenziali per costruire prospettive migliori per il futuro dell’agricoltura lucana, che ha bisogno di azioni immediate e concrete per superare lo stato di grave crisi ed avviarne il rilancio.
Serve creare le condizioni affinché le nuove generazioni possano passare “dall’azienda all’impresa”. A maggior ragione in una fase economica critica com’è l’attuale molte problematiche sono riconducibili alla difficoltà di accedere al sistema creditizio per gli alti costi dei capitali necessari ad avviare l’attività. Il costo di un ettaro di terra, ad esempio, si aggira in Italia intorno ai 25mila euro, mentre in Germania è di 7, 8mila e in Francia di 2.500 euro.
Per capire l’entità dei ritardi si pensi al confronto con competitori europei in materia di ricambio generazionale: in Italia siamo all’8%, in Germania al 125% e in Francia al 66%. La media della Comunità Europea è del 22%.
La Copagri Basilicata sollecita ora la Regione a proseguire sulla strada della rapida attuazione degli interventi a supporto degli imprenditori agricoli in modo da recuperare i ritardi accumulati negli anni scorsi, colmando i divari che ancora esistono con altre realtà produttive.