Un incontro nel corso del quale sono stati affrontati i punti principali che riguardano la situazione dei soggetti destinatari del progetto Copes e dei disoccupati materani. E’ quello che si è svolto stamane nella sala Arrigoni con il sindaco e l’assessore Antonicelli e che era stato sollecitato nei giorni scorsi dagli stessi cittadini.
Il tema verrà sollevato, come ha confermato il sindaco: “Nel corso dell’incontro che domani, giovedì 11 febbraio, avrò con il presidente della Regione Marcello Pittella. Matera deve diventare attrattore di imprenditori che scelgano la nostra città per creare nuove opportunità lavorative, muovendo l’economia e il mondo del lavoro”.
“La vicenda dei Copes proviene da una lunga storia di assistenzialismo che, per quanto ci riguarda, deve giungere ad una evoluzione del concetto di assistenza, inteso come accompagnamento ad un percorso di inserimento sociale e, quando possibile, lavorativo – ha sostenuto l’assessore alle Politiche sociali Marilena Antonicelli – nel caso dei Copes, la Regione sta prevedendo un intervento-ponte che consisterebbe in un tirocinio formativo propedeutico ad un inserimento lavorativo, in attesa del chiarimento sul tema del reddito minimo. Si è proposto inoltre di offrire contributi ad imprenditori privati che abbiano intenzione di investire in città assumendo lavoratori locali, con tirocinii formativi per un successivo inserimento a tempo indeterminato”.
Per i disoccupati, svantaggiati e coloro che sono fuoriusciti dal circolo lavorativo, senza lavoro da tempo, oltre i 40 anni e con particolari situazioni familiari e monoreddito, il Comune sta prevedendo una serie di progetti di re inserimento lavorativo”.
Feb 10
Hanno scoperto l’acqua calda circa l’inserimento dei copes che non è il posto di lavoro ma un percorso che porta sta gente ad una stabilità non assistenziale. A Matera i Copes sono stati male abituati, evito di fare nomi, e credo che nella indagine della GdF ci sia anche Matera, non ne sono certo. Per il resto sono rimasti fuori dall’elenco e si aspettano i soldi della social card, se arrivano,i soldi del Petrolio sono diventati peggio del miracolo del pane e dei due pesci, purtroppo il miracolo non ci sarà e più avanti andiamo e peggio diventerà. Sono cose complicate, tralasciamo, per il resto:chiacchiere e tabacchiere di legno il Banco di Napoli non ne impegna con la solita storia di Matera bla.bla.ecc. Parliamo , semmai , degli imprenditori pugliesi…………..
correggo quanto affermato. In Provincia di Matera la GdF non ha indagato, ovviamente non già per loro pigrizia ma perchè dalle parti nostre è sempre tutto a posto e quindi Matera insieme agli altri 30 comuni del materano NON PRESENTANO PROFILI DI IRREGOLARITA’ mentre in provincia di Potenza risultano attenzionati 82 comuni su 100- MONELLACCI-
A fine 2015 il CFS di Potenza ha verificato delle irregolarità tecnico/ amministrative di alcune opere “realizzate” con fondi europei e sono stati apposti i sigilli a 18 opere
Per quei fondi viene stabilita una data entro la quale l’opera finanziata deve dichiararsi completata, in tutti i suoi momenti- anche il collaudo- e deve essere operativa, deve cioè essere utilizzata per lo scopo per il quale l’intervento è stato finanziato. Anche questo casi hanno interessatola Provincia di Potenza………che il vento stia cambiando da queste parti? Prudenza vuole che è bene non smobilitare………….