Riportiamo di seguito l’appello del presidente del Consorzio Turistico Maratea, Biagio Salerno, per l’emergenza Coronavirus in questa fase di emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus che sta mettendo in ginocchio le imprese locali. Di seguito la nota integrale.
Chiediamo aiuto per il turismo, la crisi sanitaria sta distruggendo la nostra vita, la nostra economia e con essa le nostre aziende, già fragili. Il turismo è il settore maggiormente colpito dall’emergenza sanitaria, cancellazioni fino al 100%. Una crisi nera. Dobbiamo assolutamente operare per rilanciare il settore, occorrono misure strategiche e straordinarie per tutta la filiera. Servono investimenti pubblici e privati e le dovute attenzioni con i paesi esteri con cui dobbiamo operare per rilanciare il nostro prodotto, dobbiamo essere pronti a ripartire nel momento in cui questa maledetta e disastrosa emergenza sarà superata. Nel dettaglio, si chiede per tutte le imprese che operano nella filiera turistica e che hanno risentito degli effetti negativi di questa situazione: • La sospensione dei versamenti relativi alle imposte e tasse a data da definirsi finché le imprese saranno in grado di poter pagare. • Accesso facilitato ai fondi di garanzia turistica. In questo momento necessita importante liquidità urgente. • Sospensione del pagamento delle rate in scadenza dei mutui per tutto il 2020. • Un più forte e strategico bisogno di promozione, avviando azioni integrate a livello nazionale ed internazionale. Il tutto accompagnato con la promo commercializzazione e rafforzando la programmazione di attività che riguardano tutti i nostri beni come: mare ‐ ambiente – cultura – arte – prodotti locali – ecc. ecc. • Un piano di comunicazione straordinaria per promuovere il mercato italiano con lo scopo fin da subito di recuperare la domanda interna. Per il mercato internazionale, invece, utilizzare l’APT per il rilancio dell’immagine della regione. • Per tutta la filiera turistica sono fondamentali gli interventi e gli investimenti nel digitale. La crisi ci ha dimostrato quanto sia importante la digitalizzazione. Con la stessa si potrebbe acquisire una capacità più forte nei propri business. • Prorogare i termini sulla chiusura dei bandi in essere per le imprese che non hanno potuto concludere i vari investimenti per esempio sulla qualità della ricettività o altro. • Servono misure speciali con investimenti in infrastrutture pubbliche e private che potranno riqualificare il nostro territorio e renderlo più competitivo dal punto di vista turistico. • Si chiede flessibilità ed elasticità rispetto ad ogni intervento, con la possibilità di prevedere soluzioni emergenziali per tutto il comparto (abbattere le azioni burocratiche ). • Chiediamo, infine, di estendere la possibilità di utilizzare le risorse della regione per gli ammortizzatori sociali in deroga così da garantire parte degli stipendi dei lavoratori. Servono con urgenza l’adozione di adeguate misure per tutto il territorio regionale e nazionale atte a sostenere l’intera filiera. La crisi non si risolverà con il termine dei divieti di chiusura attività, perché non è come un negozio che apre ed ha subito la possibilità di vendere un prodotto. Il turismo dipende dai mercati nazionali ed esteri, dall’andamento della malattia nelle altre nazioni, dalle chiusure delle frontiere e dai voli aerei che condizioneranno moltissimo la possibilità e la speranza di far riprendere le prenotazioni e quindi di poter vendere e produrre fatturato. La stagione primaverile con gli importantissimi ponti come Pasqua, 25 Aprile, Primo Maggio, sono totalmente compromessi, zero vendite, lo stesso dicasi per l’inizio della stagione estiva e l’alta stagione che anche essa è stata investita da tantissime cancellazioni. Inoltre non solo abbiamo gli stranieri che inizieranno a prenotare solo quando la situazione sarà risolta a livello internazionale con le frontiere completamente di nuovo aperte, ma ci sarà in parte il problema del mercato nazionale che vedrà tante persone impegnate a lavorare per cercare di riprendersi dopo un lungo termine di chiusura quindi non disponibile a fare vacanze, si registrerà un ulteriore, sensibile diminuzione di eventuali prenotazioni. Il settore Turismo per tanto sarà inevitabilmente investito dalla crisi per un periodo più lungo di qualunque altro settore, in presenza di costi di gestione elevati per mantenere alberghi, villaggi, strutture ricettive e di servizi. Bisogna lavorare per tornare ancora più forti quando tutto questo sarà finito. Sono giorni difficili per tutti; le nostre vite e quelle delle nostre imprese sono state stravolte e la percezione che il ritorno alla normalità non sarà così facile e vicino. La nostra speranza è che difronte a ogni crisi bisogna rispondere sfruttando le nuove opportunità, riteniamo fondamentale per prima, mantenere un atteggiamento positivo per evitare pensieri catastrofici, con la speranza di essere protagonisti della nostra vita ripartendo con le attività di sempre.