Coronavirus, appello all’unità di Summa (Cgil Basilicata): “Agire insieme per non pregiudicare il futuro dello sviluppo della Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
“Siamo dentro una crisi pandemica, l’ondata di secondo ritorno che sta interessando l’Europa è in atto con tutta la sua virulenza e il rischio per il nostro Paese e la nostra regione è quello di farsi trovare non adeguatamente pronti ed attrezzati. Si tratta in questo momento particolare di dotarsi di adeguate misure organizzative di potenziamento della rete di coordinamento delle strutture preposte a monitorare la situazione di contagio, rafforzando in primis il servizio di igiene pubblica che ha un ruolo centrale nell’attuale fase di gestione”. È quanto afferma il segretario della Cgil Basilicata Angelo Summa.
“Il Dipartimento di igiene e sanità pubblica oltre al governo delle ormai note tre T – testare, tracciare, trattare – continua Summa – ha su di sé il gravoso compito di assicurare l’assistenza medica scolastica e la campagna vaccinale antinfluenzale. E su questo ancora non è noto come la Regione Basilicata intenda procedere, su quali fasce della popolazione intenda dare priorità. In sostanza manca a tutt’oggi un piano vaccinale antinfluenzale regionale.
Per questo – afferma Summa – occorre mettere in campo tutte le azioni che, attraverso un rapido tracciamento, individuino i focolai evitando il più possibile l’allargamento delle aree di contagio. Ma per far questo occorre avere strutture adeguatamente organizzate e strutturate.
L’incertezza della situazione in cui ci troviamo è grande – aggiunge il segretario – tanto più che abbiamo tutti ormai la consapevolezza che l’equilibrio economico, sociale e politico passa necessariamente dalla tutela della nostra salute. Partendo da questo assunto, dalla consapevolezza delle ricadute economiche e sociali che una emergenza sanitaria può avere, riteniamo necessario riaprire un confronto più ampio per definire, con tutte le forze sociali e produttive, un nuovo piano strategico di sviluppo che esca dalla frammentazione degli interventi e scelga le traiettorie di uno sviluppo sostenibile su cui costruire la visione della Basilicata dei prossimi dieci anni.
Come tutte le crisi, l’emergenza determinata dalla pandemia è un’occasione di cambiamento che possiamo subire o governare. Serve un patto sociale tra governo regionale, sindacati, imprese e società civile perché nessuno perda la speranza. Questo è il tempo del cambiamento e lo possiamo realizzare tutti insieme governando i processi e uscendo dalla contingenza. E dobbiamo farlo a partire dal tema di tutti i temi che connoterà l’economia e lo sviluppo della nostra regione, che è e rimane la gestione della risorsa petrolio.
Non basta negoziare qualche milione di euro di royalties in più ipotecando un futuro per la nostra regione disallineato rispetto alle traiettorie delineate dalla commissione europea nel nuovo piano energetico, tutte rivolte alla sostenibilità e alla indicazione dell’idrogeno quale perno della sostenibilità ambientale futura.
Ciò che serve, se non vogliamo perdere la sfida del futuro – conclude Summa – è vincolare il rinnovo della concessione Eni a un chiaro piano industriale che individui la Basilicata quale hub energetico dell’idrogeno. Abbiamo bisogno di ricostruire infrastrutture, combattere l’illegalità, rimettendo al centro istruzione e sanità e soprattutto un nuovo ruolo dello stato nelle scelte di politica economica e sociale.
Pur dentro le tante difficoltà, siamo convinti che questo sia il tempo della costruzione e per costruire serve condivisione e visione. Un ’occasione per traghettare la nostra regione verso un modello di sviluppo nuovo, attraverso una sperimentazione collettiva in linea con le radicali trasformazioni dell’economia e del lavoro in atto”.