Coronavirus, Basilicata zona rossa, Snals Basilicata chiede delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia e chiusura istituti scolastici ad ogni attività non indispensabile. Di seguito la nota integrale.
Lo SNALS di Basilicata per la tutela del diritto alla salute
L’incremento dei casi di contagio da Covid-19, in molti comuni della nostra regione, ha evidenziato come le scuole siano possibili centri di cluster o, addirittura, potenziali focolai.
Le varianti, ormai in circolo anche da noi, preoccupano. e non poco,
Necessitano per questo interventi mirati ed efficaci per cui. se da un lato si può convenire con la decisione assunta dal presidente della Giunta Regionale di disporre la didattica a distanza al cento per cento, dal primo al cinque marzo, anche per le scuole elementari e le prime medie, non si comprendono i motivi che hanno indotto lo stesso Presidente ad escludere da detto provvedimento la scuola dell’infanzia-
E’ appena il caso di far rilevare che una siffatta esclusione contraddice apertamente la “ratio” che ha ispirato il provvedimento in questione per un duplice motivo : 1) nella scuola dell’infanzia, come in ogni altra scuola, operano i dirigenti scolastici, gli insegnanti, gli ausiliari che, al pari di quanti svolgono la loro attività in istituti di altro ordine e grado, vanno tutelati nel loro diritto alla salute 2) la diffusione del virus va assumendo dimensioni sempre più preoccupanti, al punto che, se in una prima fase si riteneva che potesse interessare solo alcune fasce di età, ora si va facendo strada la convinzione, come ha riconosciuto lo stesso sindaco della città di Potenza, che non c’è immunità neppure per i bimbi in tenera età
Lo SNALS CONFSAL di Basilicata, nella responsabile consapevolezza delle difficoltà che la nostra comunità sta vivendo. chiede pertanto che il provvedimento in questione vada rivisto, e che, portando la dovuta attenzione alla differenza esistente tra chiusura delle scuole e sospensione delle attività didattiche, disponga la sospensione delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia e la chiusura degli istituti scolastici ad ogni attività non indispensabile.