I rappresentanti sindacali di Cgil Cgil e Uil della provincia di Matera, Eustachio Nicoletti, Giuseppe Amatulli, Bruno Di Cuia il 16 aprile 2020 hanno reiterato la richiesta di istituzione ed immediata convocazione del Tavolo Provinciale per il Monitoraggio delle misure di tutela della salute dei lavoratori previste dal Protocollo di regolamentazione per la prevenzione e contenimento del contagio da Virus COVID-19 negli ambienti di lavoro.
Tanto, perché, a distanza di circa un mese dalla prima richiesta, in piena fase emergenziale COVID-19, le queste organizzazioni sindacali. ritengono che il territorio si sia stato privato di uno strumento importante e fondamentale per verificare che le reali condizioni di lavoro garantiscano la sicurezza e tutela igienico sanitaria dei lavoratori.
Nonostante i ritardi, le OO.SS., rimangono fermamente convinte che la costituzione del tavolo provinciale rappresenti uno strumento fondamentale a condizione, però, che possa operare con urgenza ed immediatezza e con le giuste attenzioni e competenze e svolga realmente il monitoraggio e per indirizzare le verifiche sui posti di lavoro, sia dei ai settori produttivi essenziali primari, sia di quelli impegnati sulla filiera, atti ad accertare l’adozione di tutti i dispositivi di sicurezza per evitare rischi ai lavoratori e conseguentemente anche alla cittadinanza.
Si tratterebbe anche di essere consequenziali e rispettosi del comportamento responsabile assunto dai sindacati provinciali, in fase di applicazione del Protocollo medesimo che dispone le procedure atte ad per evitare il contagio Covid-19 che devono essere propedeutiche al rilascio delle autorizzazioni in deroga per le attività svolte dalle aziende in continuità di filiera, vincolate alle prescrizioni fissate dal DPCM del 22 marzo 2020.
Questo anche in considerazione del fatto che, in fase di autorizzazione delle aziende e attività impegnate in attività di filiere produttive, non è stata accettata la proposta avanzata dalle organizzazioni sindacali di verificare allo stesso tempo anche l’esistenza dei piani di sicurezza NO COVID-19 sui posti di lavoro e l’effettiva consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale e l’adeguata informazione oltre che l’attuazione delle operazioni di sanificazione continua di tutti gli ambienti di lavoro, comunque rinviata ad un tavolo di confronto specifico.
Si tratta di recuperare velocemente il tempo perso, perché alla mappatura delle misure di sicurezza adottate nei luoghi di lavoro, sarà necessario anche individuare le azioni propedeutiche da adottare in vista della annunciata possibile e progressiva ripresa delle attività produttive su più larga scala e per garantire la sicurezza e la serenità dei lavoratori.