Il Segretario Uil Fpl di Matera, Franco Coppola, in una nota chiede all’Asm una migliore organizzazione del lavoro e gestione del personale Asm impegnato in questa fase di emergenza provocata dal Coronavirus.
Ci giungono continue segnalazioni da parte degli Operatori Sanitari, preoccupati e disorientati da un assetto organizzativo e soprattutto gestionale che non ritengono aiutino ad affrontare le criticità delle quali tutti siamo consapevoli.
Le cose che la stragrande maggioranza di essi chiedono, anzi pretendono, sono di assoluto buon senso e lo fanno con grande senso di responsabilità e disponibilità.
In primis, chiedono rispetto e coinvolgimento, attraverso una sistematica informazione ed una disponibilità ad una adeguata interlocuzione con tutti i livelli gerarchici; Individuazione di criteri predefiniti e trasparenti da applicare nelle mobilità tra reparti, soprattutto e logicamente per quanto concerne quelle interessanti l’area COVID.
Non sono concepibili spostamenti attuati con una telefonata, senza la dovuta interlocuzione preparatoria e rassicurante circa le motivazioni e l’assicurazione sulla indispensabile dotazione dei dispositivi di sicurezza individuali e collettivi.
La UIL non ritiene che in questa fase straordinaria per tutti ed anche per chi ha la responsabilità di decidere, i problemi organizzativi e gestionali si possano risolvere attraverso denunce alle diverse autorità competenti. Tale comportamento, in casi casi straordinari assolutamente legittimo e dovuto, non porta invece nessun contributo al miglioramento delle problematiche surrichiamate, anzi contribuisce a deteriorare la condizione di grave tensione esistente.
La Direzione e tutta la catena di comando, non può continuare a scusarsi dicendo che non ha il tempo materiale per dare informazione preventivao risposte ai vari dubbi e quesiti che vengono dalle OO.SS. e/o dagli stessi operatori.
La disponibilità al colloquio e l’assoluta trasparenza di ogni singola azione gestionale, in questo particolare momento diventano imprescindibili : ad iniziare dalla carente e discontinua informativa circa le modifiche organizzative che vengono quasi quotidianamente poste in essere; ai criteri di distribuzione degli operatori in ragione dei carichi di lavoro; e dopo la chiusura degli ambulatori, sulla ricollocazione del personale affetto da problemi fisici attestati dal Medico Competente.
Ripetiamo non siamo per le denunce, almeno quelle che molto spesso rimangono fine a se stesse e che servono, vergognosamente, solo a far acquisire una momentanea visibilità a chi magari nulla propone nelle sedi a ciò deputate. Ma, non è neanche giustificabile sottovalutare l’importanza fondamentale di migliorare il sistema gestionale che deve mettere necessariamente al centro il rispetto, la tutela personale, fisica ed anche economica di tutti gli operatori sanitari, che in questa fase e in tutto il mondo, hanno ampiamente dimostrato di meritare.