Senza conteggiare le ore autorizzate per “emergenza covid19” (sarà possibile solo nella prima metà di aprile) nel primo trimestre dell’anno in Basilicata sono state autorizzate complessivamente 1 milione 384 mila ore di cig con un incremento dell’81,6% rispetto al primo trimestre 2019. Lo riferisce la Uil attraverso il consueto monitoraggio sull’andamento della cassa integrazione.
Nel 3° Rapporto UIL aggiornato ai dati di marzo, risulta che le ore di cig straordinaria ammontano a 780 mila circa e quelle di cig ordinaria a 600 mila circa; i lavoratori interessati sono in totale 2.714 (1.219 unità in più rispetto al primo trimestre 2019), di cui 1.529 per la cig straordinaria e 1.185 per quella ordinaria. Pertanto è opportuno tenere presente che nel mese oggetto della pubblicazione (marzo 2020) non ci sono ore autorizzate con causale “emergenza covid19”. Da qui ne deriva che dovremmo attendere i dati di aprile per poter capire un primo impatto sulle lavoratrici e lavoratori di questa nuova crisi occupazionale indotta.
Molte sono le difficoltà economiche di lavoratrici e lavoratori che, a circa due mesi dalla sospensione delle attività produttive – evidenzia la Uil – ancora non ricevono la cassa integrazione. E sicuramente non è né pensabile né più accettabile, che il rallentamento – secondo la tendenza generale – della lavorazione delle domande da parte dell’Inps e le difficoltà nella decretazione delle istanze da parte di molte Regioni, possa ripercuotersi sull’occupazione. Per cercare di comprendere meglio le dinamiche sul fronte occupazionale e l’efficacia complessiva in termini di sostegno al reddito degli ammortizzatori sociali vigenti, la Uil continuerà a monitorare l’andamento di tutti gli istituti (Cigo, Cigs, Cigd, FIS e Fondi di Solidarietà Bilaterali) messi in campo per la tutela delle lavoratrici e lavoratori.