Nel corso della giornata di oggi si è svolta la videoconferenza con l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Donatella Merra sulla cosiddetta fase 2.
La natura della riunione è stata informativa e di condivisione del DPCM del 26 aprile dove diventano obblighi i protocolli di sicurezza del 14 marzo, dando così inizio alla fase di ripartenza in sicurezza delle attività lavorative. Tuttavia si rende necessaria la condivisione con il tavolo confederale perché la materia è di rilevanza regionale e si intreccia con il mondo produttivo.
Si sottolinea altresì la necessità di una cabina di regia su quelli che sono i dati della rimodulazione dei servizi sul rispetto dei protocolli e sul monitoraggio delle corse per definire poi la cosiddetta fase 3 in piena sicurezza con l’introduzione presunta a settembre delle linee scolastiche e quindi della nuova organizzazione del servizio
La segreteria regionale della FIT-CISL in una nota fa il punto dopo la videoconferenza con l’assessore regionale Merra sulla ripartenza del trsporto pubblico locale nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
In una Videoconferenza con l’Assessore Regionale Donatella Merra abbiamo presentato un documento con il quale si rappresentano gli accorgimenti da mettere in campo per l’arrivo della fase 2.
Crediamo sia indispensabile tutelare gli autoferrotranvieri e gli utenti in questa delicatissima fase di ripresa dei servizi dopo lo stop dovuto al COVID-19, per far si che non si creino nuovi focolai di contagio.
È indispensabile che le aziende contrariamente a quanto fatto fin ora, mettano in campo accorgimenti atti a tutelare i dipendenti, fornendo mascherine, igienizzanti, guanti, paratie di protezione, termo scanner, e test sierologici settimanali, e che si provveda a igienizzare ad ogni fine turno i mezzi e i locali Aziendali.
la vendita dei titoli di viaggio, deve avvenire solo a terra e con distributori automatici nelle Scale Mobili, cosi da limitare al minimo i contatti sociali.
Che sia obbligatorio per gli utenti l’uso delle mascherine e dei guanti, che le aziende istituiscano obbligatoriamente i comitati di sicurezza Aziendale, tutto coordinato da una cabina di regia Regionale.
Gli enti di riferimento devono controllare l’accesso al fondo delle Aziende, considerato che si vedranno accreditare l’intero corrispettivo svolgendo un servizio ridotto, motivo per il quale non vi è la necessità degli ammortizzatori sociali, che impoveriscono le famiglie degli autoferrotranvieri e arricchiscono le Società.
L’azienda unica – conclude il comunicato- come proposto dalla FIT sarebbe stata, ed è l’unica soluzione efficace per sopperire alla disorganizzazione dilagante che regna in questo settore della Basilicata.