Fim, Fiom e Uilm hanno inviato una lettera a Eni, Total, Prefetto di Potenza, Presidente della Regione Basilicata, agli assessori regionali alle attività produttive, all’ambiente e alla salute e all’Ispettorato del lavoro sull’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
In questi giorni complicati siamo tutti chiamati come cittadini ad osservare scrupolosamente le misure di contenimento del contagio che ci vengono comunicate dalle autorità sanitarie e politiche, a questo scopo il governo ha scelto la strada della comunicazione trasparente dei numeri e delle misure. I cittadini restano tali anche quando sono costretti a recarsi al lavoro per tutelare con le loro attività la sicurezza e la salute di tutti come quotidianamente fanno i metalmeccanici che assicurano le manutenzioni ai due centri oli Lucani, ed hanno diritto ad avere lo stesso livello di trasparenza ed informazione.
Sono giorni che si rincorrono voci circa la possibilità che all’interno dei Centri Oli di Viggiano e di Tempa Rossa si siano verificate delle positività al corona virus.
Il nostro primo pensiero – ovviamente – è rivolto sicuramente a chi, oggi, è costretto a combattere questa terribile epidemia che da settimane sta portando smarrimento nelle coscienze di noi tutti e che in taluni casi sta sfociando in vere e proprie tragedie famigliari , sociali ed economiche all’interno del nostro Paese.
Se queste voci risultassero fondate però, sarebbe opportuno, da parte di Eni e Total darne comunicazione ufficiale perché tutti noi abbiamo un duplice obbligo: garantire la privacy di coloro eventualmente positivi; ma anche tutelare e rispettare chi ad oggi continua a recarsi quotidianamente nel centro oli di Viggiano e Tempa Rossa per espletare la propria mansione continuando a dimostrare un grande senso di responsabilità e di abnegazione.
Inoltre i grossi insediamenti industriali sono luoghi critici, e alle multinazionali che li gestiscono è richiesto un impegno che vada oltre l’ordinario per la tutela dei lavoratori che in quelle aree operano.
In questo senso è necessario, oggi, avere certezze, invitiamo, pertanto, Eni e Total a comunicare ufficialmente lo stato dell’arte perché le voci al pari dei silenzi sono deleteri e flagellano le poche sicurezze rimaste e generano allarme nei lavoratori. Altre multinazionali sul territorio hanno scelto la strada dell’informazione chiara e in caso di positività accertate hanno condiviso con i Lavoratori anche le misure messe in campo al fine di evitare ogni possibile confusione che in queste ore non giova a nessuno tenendo presente che la Basilicata in questi giorni sta attraversando la fase più critica dell’emergenza.