I sindacati delle Poste di Cgil, Cisl Uil lamentano un’affluenza non giustificata in molti uffici postali e chiedono alle forze dell’ordine di intensificare i controlli durante l’emergenza sanitaria provocata da Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Emergenza COVID-19 Basilicata
Le Organizzazioni Sindacali SLP-Cisl, Uil Poste-Ui ed Slc Cgil della Basilicata che seguono il settore produttivo legato ai Servizi Postali, sono state da subito impegnate nella gestione sul territorio lucano dell’emergenza COVID-19. Abbiamo cercato, ove possibile, di ridurre al minimo l’eventualità del contagio. Sono sati razionalizzati i servizi relativi agli invii raccomandati, agli invii assicurati, alla distribuzione dei pacchi.
Alcuni uffici postali hanno ridotto l’operatività e stiamo attendendo un’ulteriore riduzione del servizio postale, e su questo tema abbiamo già fortemente sollecitato l’azienda insieme alle nostre segreterie nazionali ad una rapida azione.
In aggiunta, considerando inoltre che il DL “Cura Italia” sospende i versamenti fiscali, previdenziali e contributivi nonché i termini per i procedimenti giudiziari e che non vi sono pagamenti di pensioni fino al prossimo mese, riteniamo necessario un drastico intervento delle forze di polizia teso a verificare il rispetto di tutte le ordinanze circa il motivo di spostamento e stazionamento in prossimità degli uffici postali dell’utenza fino al momento in cui l’attuale emergenza sanitaria sarà superata.
Quanto sopra per tutelare tutti lavoratori, Azienda, cittadini/clienti.
Riteniamo che, in questa drammatica situazione, pagare un bollettino o spedire una raccomandata non fosse una questione di importanza vitale per i cittadini (che peraltro se avessero necessità di una “data certa” hanno a disposizione anche il canale digitale dei servizi).