Coronavirus, Snals incontra governatore Bardi e chiede la chiusura delle scuole. Di seguito la nota integrale.
La scuola è in ginocchio e lo è, stante le preoccupazioni manifestate da buona parte del personale docente ed Ata e da molti dirigenti scolastici, in quanto la percentuale dei contagiati dal covid 19 aumenta di giorno in giorno nella nostra regione e rende pressocché difficile fare lezione in sicurezza e trasmettere serenità alle famiglie.
Non è sufficiente sospendere le lezioni soltanto nel secondo ciclo del sistema dell’istruzione, né basta intervenire lì dove si generano focolai epidemici .
Anche nel primo ciclo dell’istruzione, dove il gioco, l’attività in laboratorio, l’affettività e la socializzazione sono i cardini della didattica in presenza, i rischi del contagio sono elevati, così come lo sono nella scuola dell’infanzia aperta al continuo e costruttivo rapporto tra insegnanti e genitori.
Da non sottovalutare poi il pendolarismo di gran parte del personale della scuola che, suo malgrado, diventa veicolo di contagio, costretto com’è a spostarsi a volte anche da regioni limitrofe per raggiungere la propria sede di servizio.
“Lo SNALS, ha affermato Saverio Lolaico, ha già avuto modo di manifestare al Presidente Bardi le preoccupazioni del mondo della scuola e lo sollecita ancora una volta a far valere il diritto alla salute sopra ogni altra esigenza o istanza. Una volta sospese le lezioni, sarà comunque opportuno monitorare l’andamento dell’epidemia e nel contempo assicurare il sostegno alle famiglie, prevedendo l’estensione del congedo parentale, garantire la continuità didattica agli alunni diversamente abili e potenziare l’attività didattica in remoto” .
“ Non è un caso , ha sostenuto Lucia Fiore, segretario provinciale di Matera e componente della segreteria nazionale dello SNALS, che a partire dall’inizio dell’anno scolastico , i contagi siano sempre più aumentati e continueranno ad aumentare se non si interviene. La scuola è luogo di incontro e di conseguenza di assembramento e non solo al suo interno , ma anche nelle vicinanze , per la presenza di tanti genitori che solitamente accompagnano a lezione i propri figli. Occorre inoltre tutelare il personale della scuola che per l’attività professionale che svolge è particolarmente esposto al contagio, come si evince dai dati in nostro possesso.”