La segreteria regionale Uil Fpl, Raffaele Pisani ha inviato una lettera al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, all’Assessore alla Salute e Politiche Sociali, Rocco Leone, al Direttore Generale ASP, Bochicchio, al Direttore Amministrativo Spera, al Direttore Sanitario D’Angola per presentare alcune proposte rispetto alle misure di contenimento da contagio di coronavirus.
Oggetto: contributi su disposizione organizzative circa misure contenimento COVID-19 effettuazioni tamponi.
Data l’urgenza e la comprensibile necessità di reperire operatori sanitari per la somministrazione dei tamponi COVID-19, codesta Azienda Sanitaria ha emanato ai Direttori di Distretto ed al Direttore del Dipartimento Prevenzione Collettiva e Salute Umana, una “disposizione” a firma del Direttore Generale e del Direttore Sanitario, attraverso la quale richiede un supporto in sede di organizzazione ed effettuazione dei tamponi per accertamento della positività COVID-19.
A tal proposito, la UIL FPL suggerisce di non avvalersi esclusivamente delle risorse umane afferenti ai suddetti Distretti, con il rischio di commettere un gravissimo danno all’identità professionale e all’immagine, così come è avvenuto per i Tecnici della Prevenzione Ambientale. Bensì, in ossequio ai principi di ottimale e razionale utilizzo delle risorse umane, nel rispetto delle condizioni di esonero e/o limitazioni a vario titolo riconosciute, di richiedere anche ad altri dipartimenti, la disponibilità di specifiche professionalità, al fine di evitare la dequalificazione di altre figure professionali chiamate a svolgere attività non conformi alle condizioni di assunzione, chetra l’altrocostituisce un grave inadempimento contrattuale.Inoltre, sarebbe utile costituire un “pool” di professionalità, opportunamente formate, da dedicare esclusivamente alle attività di contenimento COVID-19, piuttosto che la rotazione del personale e anche valutare l’impiego di autoambulanze in disuso al 118, come unità mobili di prelievo, evitando l’impiego delle auto private.
Inoltre, in considerazione dell’evoluzione dell’epidemia da COVID -19 sul territorio regionale, al fine di semplificare le procedure diagnostiche dei casi sospetti /probabili di infezione da COVID19, con la presente,si chiede di realizzare più punti di prelievo di tamponi/campioni biologici,uniformando le procedure operative riguardo la conservazione/confezionamento, trasporto e sanificazione delle borse di trasporto e dei relativi punti/sedi di prelievo, evitando quindi di mandare presso il domicilio, gli operatori addetti al prelievo. Ciò, ha lo scopo di garantire sia la sicurezza e qualità del campionamento ai fini diagnostici per la sicurezza dei pazienti sia degli operatori coinvolti nelle operazioni sopra descritte per la tutela e sicurezza dei lavoratori.
Infine, la UIL FPLpretende l’indennità di malattie infettive a tutto il personale impegnato, facendo appello alla sensibilità finora dimostrata del management aziendale affinché, oltre alla acquisizione di nuovo personale, vengano messi a disposizione risorse aggiuntive per riconoscerne il disagio e il sacrificio. Per questo motivo, alla luce della riorganizzazione che inevitabilmente ha allargato il perimetro delle malattie infettive, sarebbe quanto meno giusto e appropriato provvedere all’individuazione di incentivi a tutto il personale impegnato in tali aree.
Oggetto: richiesta estensione indennità per particolari condizioni di disagio Art. 86 comma 6 del CCNL 2016-2018 Comparto Sanità- personale 118 Basilicata.
I fatti degli ultimi giorni dimostrano quanto il personale infermieristico, medico e tecnico/autista del Dipartimento Emergenza Urgenza (DEU 118) sia a rischio contagio. In tutta questa situazione sarebbe quanto meno giusto e appropriato l’intervento della Regione, in materia di applicazione dell’Art. 86 comma 6 del CCNL 2016-2018, Comparto Sanita, che avevamo già sollecitato nei mesi addietro, relativamente all’individuazione delle Unità Operative sub intensive e di area sub critica mai individuate dalla Regione, con l’implicita negazione dell’estensione contrattuale delle relative indennità di rischio al “118” ed al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC).
La UIL FPL è da anni che mette in evidenza i disagi vissuti dagli infermieri e dagli operatori tecnici/autistidel 118, in primis, chiamati a svolgere interventi sanitari di pronto soccorso, senza conoscenza alcuna dello stato di salute del paziente.
Al rischio a cui vanno incontro, sta accadendo che in questi giorni si unisce anche la carenza di Dispositivi di Protezione Individuale, nonostante tutto, continua ad essere negato il riconoscimento di diritti sacrosanti, soppressi nel tempo dalle Direzioni Generali di ASP ed ASM, per inottemperanza dei vertici regionali.Pertanto, la UIL FPL denunciaal Presidente della Regione Basilicata e all’Assessore alla Salute, ancora una volta, la situazione nella quale versa il suddetto personale, che prestaservizio nel D.E.U. “118” e che attualmente rappresenta il primo fronte all’emergenza sanitaria correlata al COVID -19.
Il riconoscimento della suddetta indennità rappresenterebbe un segno di rispetto verso i professionisti coinvolti in questa crisi sanitaria e nel contempo consentirebbe di eliminare una sperequazione di trattamento esistente tra il personale assegnato ai Pronto Soccorsi ai quali viene retribuita tale indennità e quello del 118 a cui è stata soppressa.
La UIL FPL, inoltre, precisa che in un momento nel quale tutta Italia sta cercando di fare fronte a una crisi sanitaria e sociale, la questione economica non è certo il problema principale, ma si vuole in questo modo ribadire che esiste una grave situazione di ingiustizia e scarsa considerazione dei lavoratori che, specie in questo momento, si trovano come soldati al fronte, senza neppure vedere tutelati i propri diritti.