Giovedì 22 novembre presso l’Hotel “Midi” di Lagonegro, dalle ore 9 alle ore 18 è in programma il Corso di alta formazione in Diritto Antidiscriminatorio sul tema “Le condotte discriminatorie tra Diritto Interno, Diritto Comunitario e strumenti operativi di attuazione del principio di uguaglianza”.
Il modulo formativo si muove nell’alveo dei principi e degli obiettivi dettati dall’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei, adottato dalla Commissione europea e dal “PO FESR BASILICATA 2014/2020“ ed è diretto a formare gli operatori del diritto ed in genere tutti quei soggetti come parti datoriali e P.A che quotidianamente intessono e compongono i vari segmenti del mondo del lavoro.
Il Corso è il frutto del Protocollo di intesa stilato dall’Ufficio della Consigliera Nazionale di parità e il CNF ed è volto alla formazione della short list dell’Ufficio della Consigliera regionale di parità di esperte/esperti in materia antidiscriminatoria; è accreditato presso gli Ordini professionali e dà diritto ai crediti formativi per gli iscritti.
Il Corso in parola, ha ottenuto l’accredito da parte della Scuola Superiore di Magistratura, divenendo così modulo formativo anche per i Magistrati lucani.
“L’accredito al corso da parte della Scuola Superiore di Magistratura rappresenta motivo di orgoglio per questo Ufficio” – dichiara la Consigliera di Parità – “e riconoscimento dell’alto valore scientifico del modulo formativo che ha già riscosso un notevole successo nelle pregresse tappe di Potenza e Matera”.
I docenti sono magistrati, professori universitari ed avvocati di chiara fama ed indiscussa preparazione nel campo che compiranno un’accurata analisi della normativa di settore con attenzione tanto alla tematica generale del diritto antidiscriminatorio nazionale e sovranazionale, quanto allo studio specifico dei diversi fattori di discriminazione. Un focus sarà riservato all’esame dei più recenti o rilevanti casi giurisprudenziali, analizzando le tecniche di argomentazione e le strategie processuali ad esse sottese.
“Formare, sensibilizzare le coscienze ed orientarle al tanto auspicato cambiamento – incidendo tanto sugli operatori del settore, quanto sui cittadini – rappresenta il volano ineludibile per un efficace e fattivo contrasto alle discriminazioni, ancora troppo diffuse, in special modo nel mondo del lavoro”, dichiara ancora la Consigliera regionale di parità.
“Purtroppo”, continua la Pipponzi, “una donna su tre viene molestata sul posto di lavoro e non ha il coraggio di denunciare, temendo ritorsioni e, financo, il licenziamento. Pertanto, portare ad emersione simili condotte rappresenta un momento fondamentale nella lotta alle discriminazioni di genere. Il passo successivo sarà quello di denunciare alla Consigliera di parità, pubblico ufficiale deputata per legge al contrasto delle discriminazioni di genere sul mondo del lavoro, anche per il tramite di operatori del diritto adeguatamente formati”.
“Non è un caso”, – conclude la Consigliera di Parità – “che il corso si tenga proprio nella settimana dedicata al contrasto del femminicidio, spesso drammatico epilogo proprio di condotte discriminanti e/o violente”.