Ha preso il via a Matera, la prima iniziativa della due giorni sul tema della “Psicologia dell’Abitare”, il corso di formazione Educazione Continua in Medicina, ospitato nel Campus Lanera dell’Università di Basilicata e promosso dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata. Primo nel suo genere, l’evento culminerà il prossimo 5 novembre. Psicologi e architetti hanno avuto l’occasione di confrontarsi su un terreno comune, il concetto di casa, attraverso un nuovo approccio e un modello innovativo. Il corso ha proposto una riflessione sul significato, per ciascuna disciplina, che essa riveste, dall’infanzia all’età adulta, nella costruzione dell’identità personale, nel confronto con il proprio mondo interiore e che miri proprio alla “cura” profonda di spazi, ambienti e di simboli corrispondenti. Così la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata, Luisa Langone: «Il percorso che formalizziamo oggi parte da un protocollo nazionale con l’Ordine degli Architetti ed è la testimonianza del lavoro di rete che abbiamo, da sempre, promosso. È impossibile studiare l’individuo senza il suo contesto di riferimento. La casa, nella fattispecie, ha impatto sulla salute degli individui; fare delle scelte determinate interviene a supporto del benessere e riduce lo stress. Ciò vuol dire che migliora la salute. In tal senso, occasioni come quella odierna assumono un valore ancora più rilevante». Relatrice e docente d’eccezione, la psicologa, psicoterapeuta e scrittrice, Donatella Caprioglio, che ha accompagnato i numerosi partecipanti in una intensa giornata di studi. «La metafora della casa è fondamentale, la narrazione della casa è incredibile. Esistono tante case – ha affermato la Caprioglio – ognuno ha diritto ad avere quella che vuole, quella che sente più vicina, perché è una necessità primaria. Questo corso è importantissimo perché avvicina in maniera fattiva due professioni che devono andare insieme, perché condividono ascolto, parola, costruzioni e ricostruzioni di spazi, che sono anche mentali. Parlare dell’abitare è importante perché ci situa, è il nostro spazio privato, un archetipo di tutti». La vice presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Amoroso ha concluso: «Riteniamo questo percorso interessante, nuovo, ambizioso. Gli obiettivi riguardano la multidisciplinarietà e l’innovazione. Portare l’idea della psicologia dell’abitare consente di perseguire un approccio nuovo sulle azioni dell’ascolto, della comunicazione e della restituzione. Vivere i nostri saperi in modo diverso ci fa partire dalla nostra conoscenza per riformularla ed è una sfida sempre entusiasmante».
Ott 30