Altro che spending review. Nel corso della pubblica udienza dedicata al giudizio di parifica sul rendiconto finanziario 2012 della Regione Basilicata la Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti per la Basilicata ha confermato che i bilanci sono in regola, ma le criticità di certo non mancano, a cominciare dalla perdurante assenza di programmazione, per poi passare all’eccessiva spesa per le posizioni apicali e le continue perdite di numerosi enti sub-regionali. A bacchettare la Regione Basilicata è stato il presidente della Sezione regionale di Controllo, Rocco Lotito, che dopo aver elogiato gli amministratori per aver gestito in maniera oculata la Regione rispetto ai vincoli derivanti dall’indebitamento, agli equilibri di bilancio e alle rigide norme del patto di stabilità ha contestato ai vertici del massimo ente regionale l’operazione legata ai derivati che ha provocato una perdita di circa 20 milioni di euro. Il procuratore Oricchio ha focalizzato invece la sua attenzione sulla gestione nebulosa degli enti sub regionali e società partecipate: l’Arbea, Metapontum Agrobios, il consorzio di ricerca scomparso nei mesi scorsi e accorpato ad Arpab ed Alsia, Acquedotto Lucano, Sviluppo Basilicata, Acqua SpA, la Società Energetica Lucana, nota anche con l’acronimo Sel. La Corte dei Conti ha sottolineato anche un’impennata delle somme utilizzate per gli stipendi dei dirigenti, passata dai 926 milioni di euro del 2011 ai 987 milioni di euro del 2012: in pratica ogni dirigente si è ritrovato da un anno all’altro con circa 140 mila euro in più in tasca. Alla faccia della spending review.
Michele Capolupo
Confapi Matera su udienza pubblica Corte dei Conti: “La gestione fallimentare di molti enti sub-regionali è un freno allo sviluppo delle imprese”.
Preoccupazione viene espressa da Confapi Matera dopo l’udienza pubblica della Corte dei Conti per la parificazione del rendiconto di bilancio 2012 della Regione Basilicata.
Infatti, gli aspetti negativi della relazione dei giudici contabili superano di gran lunga quelli positivi. In particolare, a parte la gestione positiva del Servizio Sanitario Regionale, risalta il dato delle perdite delle società partecipate dalla Regione, soprattutto degli enti sub-regionali. 172,28 Milioni di euro nel 2011, di cui oltre 165 solo di Acquedotto Lucano.
Confapi Matera si interroga sull’effettiva utilità di molti di questi enti, la cui gestione fallimentare crea un danno all’economia lucana e costituisce un freno allo sviluppo delle imprese locali, con incredibili diseconomie che stridono fortemente con i proclami di revisione della spesa e di riduzione dei costi della politica, proclami che spesso invece si traducono in atti che colpiscono solo il sistema imprenditoriale.
La Corte dei Conti ha citato Metapontum Agrobios, Sel, Acqua Spa, Sviluppo Basilicata, Acquedotto Lucano, come esempi di sprechi e di criticità. Confapi evidenzia la situazione debitoria di molti di questi enti verso le imprese locali. Il solo Acquedotto Lucano ha debiti per oltre 20 milioni di euro nei confronti di decine di pmi lucane, in certi casi addirittura da quasi 2 anni. Una situazione che è stata denunciata più volte e che finora non ha trovato soluzioni.
Dalla relazione, inoltre, si evince un altro aspetto segnalato da Confapi: il ritardo della Regione per gli strumenti di programmazione e la prevalenza, nei programmi di spesa, delle spese correnti (76%) su quelle di investimento (solo il 24% nel 2012), terzo peggiore risultato in Italia. Ciò significa che si spende poco delle somme stanziate per gli investimenti reali e che non c’è capacità di programmare la spesa per rimettere in moto il circuito economico.
La Regione pianifica poco e spende di meno, gli enti sub-regionali chiudono in perdita e non pagano le imprese creditrici: è necessario e urgente prendere provvedimenti.
MATTIA (PDL), NON SOLO VIRTUOSITA’ MA ANCHE TANTI RILIEVI CRITICI DA CORTE DEI CONTI
“Nel commentare il giudizio di “parifica” del rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio 2012 il Presidente della Giunta si è limitato a rilevare che nello scorso anno la Regione ha rispettato i vincoli derivanti dall’indebitamento, gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità. Solo che nessun cenno è venuto sui tanti rilievi fortemente critici, argomentati e contabilizzati, di cui ci informano oggi ampiamente i quotidiani regionali”. A sostenerlo è il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia che aggiunge: “mi sarei aspettato quanto meno un atteggiamento di più cautela invece del solito clichè del virtuosismo. Ad esempio, per la spesa sanitaria è innegabile che i conti sono a posto, ma nel culmine della vertenza con le associazioni delle strutture della sanità privata accreditata sul nodo del nuovo tariffario che tutti, consiglieri di maggioranza e di opposizione, abbiamo chiesto di stoppare e quindi non riusciamo ancora a capire a cosa servano i tavoli tecnici convocati al Dipartimento Salute, si dovrebbero pure dare spiegazioni su scelte non condivise oltre che da operatori privati del comparto anche dai cittadini-utenti. Sempre i quotidiani lucani oggi riferiscono di emodializzati in attesa da troppi mesi del contributo della Regione, di assunzioni all’Asp senza concorso, di infermieri che mancano nell’ospedale di Policoro, di proteste dei pensionati e dei loro sindacati per i servizi di assistenza socio-sanitaria, di residenti in aree rurali che rinunciano a prestazioni sanitarie.
Ancora, sulla gestione di enti, società partecipate – aggiunge Mattia – la Corte dei Conti avvalora le ripetute denunce venute dal Pdl sulle spese riferite a quella ragnatela di organismi subregionali che ha solo drenato ingenti risorse di bilancio senza garantire risultati minimi. Tra tutti i casi di spreco di denaro pubblico ritorna di attualità la gestione di Sviluppo Basilicata. E con la manovra di assestamento di bilancio 2013 possiamo già prevedere che la Giunta proporrà nuovi ripiani per una miriade di enti”.
Per il consigliere del Pdl, infine, “siamo ancora lontani nella forma (figuriamoci nella sostanza) da quella trasparenza di gestione più volte invocata dal Governo Regionale che non è in grado nemmeno di ammettere le forti criticità riscontrate dalla Corte dei Conti per abbozzare qualche sia pure timida e parziale giustificazione”.
La Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti per la Basilicata ha reso in pubblica udienza a Potenza il giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio 2012.
La Regione Basilicata ha rispettato i vincoli derivanti dall’indebitamento, gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità. La Sezione regionale di Controllo della Corte dei conti per la Basilicata ha reso in pubblica udienza a Potenza il giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio 2012. In particolare, gli interventi del presidente facente funzioni, Rocco Lotito, e del procuratore Michele Oricchio hanno preso in esame gli strumenti della programmazione regionale, l’armonizzazione dei sistemi contabili e, più in generale, i risultati della gestione contabile.
Nello specifico è stato rilevato che nel corso dell’esercizio 2012 la Regione Basilicata ha rispettato i vincoli derivanti dall’indebitamento, gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità.
La Corte dei conti ha dato atto al massimo Ente territoriale di aver avviato un processo di razionalizzazione e revisione della spesa per gli Enti sub regionali e per le società partecipate e, contestualmente, invitato l’amministrazione di via Verrastro al rispetto della tempistica prevista dalla normativa nazionale per la definitiva riorganizzazione della governance regionale. Nota positiva dalle parole del procuratore Oricchio che, nella requisitoria, ha evidenziato i risultati in materia di spesa sanitaria sia sul piano qualitativo che sulle misure adottate per il suo contenimento.
Dagli interventi della Corte è anche emerso che nel corso degli ultimi esercizi le spese di investimento impegnate e i relativi pagamenti hanno subito una graduale riduzione. Il presidente De Filippo nel suo intervento di saluti ha preso atto delle osservazioni ma ha sottolineato che “i rallentamenti sono la conseguenza degli stringenti vincoli che la normativa europea e nazionale ha imposto alle Regioni in materia di patto di stabilità. In virtù di tali restrizioni al tetto di spesa – ha spiegato – l’amministrazione regionale pur attivando tutte le azioni possibili è costretta a dilazionare la programmazione della spesa di investimento spalmandola su diversi esercizi finanziari”. Il presidente della Regione ha infine rimarcato “la virtuosità della gestione del Servizio sanitario regionale che emerge, emblematicamente, nel raffronto con i dati purtroppo negativi provenienti da molte altre regioni italiane”.
Ma delle criticità fatte emergere dalla Corte dei Conti nessuna menzione? Eppure sentendo i tg e leggendo la stampa questa mattina di cose ce ne sarebbero eccome da commentare!!!
Il capitolo enti sub regionali dove lo mettiamo? gli sprechi (750.000 euro di convenzioni di Sviluppo Basilicata a non specificati giornalisti e le fantasiose architetture finanziarie con emissione di derivati dove li mettiamo?), le assunzioni facili attraverso le società interinali, ecc. ecc.
Nella requisitoria scaricabile da questo link: (http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/documenti_procura/basilicata/requisitoria_parifica2013.pdf ) c’è l’elenco delle perdite degli enti sub regionali: Aquedotto lucano, Metapontum Agrobios, Sviluppo Basilicata e via discorrendo per un totale al 31.12.2011 di 172,28 milioni di euro!
Non è tutto oro quello che luccica!!!