“Il giorno 23 febbraio scorso si è costituita la Rete Regionale degli Organismi paritari lucani”, ne dà comunicazione la Consigliera regionale di parità Ivana Enrica Pipponzi, “Trattasi di una iniziativa unica nel suo genere nella nostra Regione ed è, per questo, motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’Ufficio che rappresento essere riuscita nel non agevole intento di costituirla”.
Detta Rete, coordinata dalla Consigliera di parità, è diretta promanazione del Progetto “Equal Time” che ha lo scopo di mettere insieme tutti i C.U.G. (Comitati Unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni) ed i C.P.O. (Comitati per le Pari Opportunità), costituiti rispettivamente presso le pubbliche amministrazioni e gli enti e presso gli ordini professionali della Regione Basilicata.
“Il primo obiettivo della Rete degli Organismi paritari”, aggiunge la Consigliera di patità, “è quello di effettuare un censimento dei detti Organismi, creando una collegamento tra gli stessi; sarà deputata a monitorare la corretta applicazione della normativa sulle pari opportunità nel mondo del lavoro. Il secondo obiettivo è quello di effettuare mentoring, scambio di buone prassi e azioni positive, individuare e strutturare congiunti percorsi formativi, dando vita così ad un meccanismo virtuoso di implementazione delle azioni a tutela della parità lavorativa con modalità operative che fungano da possibili modelli anche per future iniziative.
Hanno aderito alla Rete: il Cug del Comune di Avigliano, il Comune di Lagonegro, il Cug del Comune di Pietragalla, il Cug del Comune di Potenza, il Cug del Comune di Tito, il Cug del Comune di Ruoti, il Comune di Tramutola, il Cug del Comune di Venosa, il Cug del Comune di Maratea, il Comune di Irsina, il Cug della Regione Basilicata, il Cug dell’ASP di Potenza, il Cug dell’ARPAB, il Cug dell’UNIBAS, il Cug dell’ Ospedale San Carlo di Potenza, il Cug del Parco del Pollino, il Cug dell’Ente Parco nazionale Appennino Lucano Val D’Agri e Lagonegrese, il Cug dell’Ater di Potenza, il Cug dell’Ater di Matera, il Cug della Camera di Commercio di Matera, il Cug della Camera di Commercio di Potenza, i Comuni dell’Alto Bradano, il Cug del Comune di Rotonda, il Comune di Moliterno, il Comune di Scanzano Jonico, il Comune di Viggiano, il Comune di Lagonegro, il Comune di Rivello, il CPO della Lega Coop Basilicata, il CPO Ordine dei Commercialisti di Matera, il CPO Consulenti del lavoro di Potenza; il CPO del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Basilicata; l’Ordine degli Ingegneri di Potenza; l’Ordine dei Veterinari della Basilicata; il Consiglio notarile della Basilicata; il Consiglio dell’Ordine dei Periti agrari di Potenza; il CPO del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Potenza; il CPO del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera; il CPO dell’Ordine dei Farmacisti di Potenza; CPO dell’Ordine dei Farmacisti di Matera, il CPO dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata; il CPO del Consiglio Giudiziario della Corte d’Appello di Potenza.
La Consigliera di parità, inoltre, ha istituito un Tavolo tecnico composto da: Cug Unibas, Cug Regione Basilicata, Cug Arpab, Cug Comune di Venosa, Cug Comune di Potenza e CPO Ordine degli Psicologi, per essere coadiuvata nella concertazione delle attività connesse alla Rete.
La realizzazione dei suddetti obiettivi rappresenta il volano del Progetto “Equal Time” e, al contempo, il basamento per l’elaborazione di un’azione comune volta ad assicurare una sempre maggiore incisività su temi specifici, quali: – parità e pari opportunità nel mondo del lavoro; – parità di trattamento economico, occupazionale, di progressione nelle carriere e di formazione;
– conciliazione dei tempi di lavoro e familiari; – riequilibrio di genere nei consessi decisionali e/o apicali; – medicina di genere; – linguaggio di genere.
La metodica di lavoro sarà costituita dall’interpretazione dei concetti e della normativa sulla parità, sulle pari opportunità e sulle differenze di genere, per cogliere tutti gli elementi di possibili discriminazioni, attingendo, altresì allo studio dell’etica, delle politiche di genere e delle sfide sempre più ardue che promanano dal mercato del lavoro.
“Sono certa che la Rete”, conclude la Consigliera di parità, “sarà implementata dalla partecipazione di altri Organismi paritari che già hanno fatto richiesta di partecipare e fungerà da stimolo per la costituzione presso quegli ente o pubbliche amministrazioni che ancora non li hanno costituiti, pur essendo da anni obbligatori per legge. L’affermazione di principi di parità e pari opportunità sui luoghi di lavoro, passa anche attraverso l’adozione di buone pratiche ed azioni positive che generino anche nella collettività una cultura sempre più paritaria.”