Giampiero De Meo, presidente dell’associazione Zona Franca Matera, in una nota commenta i provvedimenti approvati dal Governo Meloni che riguardano i nuovi crediti d’imposta, previsti sia per la Zes Unica del Sud sia per il decreto “Transizione 5.0”. Di seguito la nota integrale.
La Zes Unica Sud è stata istituita con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e la coesione sociale delle aree più svantaggiate del paese rendendo certe e veloci le autorizzazioni uniche, istituendo zona franche doganali, attribuendo alle imprese un credito di imposta per gli investimenti in macchinari attrezzature e immobili e coordinando il tutto con un piano strategico che indica i settori prioritari di cui le regioni del sud dovranno tener conto nella loro programmazione strategica e infrastrutturale
Infatti con l’adozione del Piano strategico è iniziato l’anno zero della Zes Unica, che si è dotata di una strategia unitaria e di ampio respiro per programmare nuovi investimenti, in particolare esteri pur tenendo conto delle diversità territoriali. Un progetto che disegna una grande area unitaria e competitiva di attrazione degli investimenti attraverso il Comitato interministeriale di Attrazione degli Investimenti Esteri – CAIE e l’Umasi del Mimit
Il Piano definisce la politica di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno che rientrano nella ZES Unica, individuando i settori da promuovere, quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari della ZES. L’iniziativa punta a sostenere non soltanto la nascita di nuove attività produttive ma anche la crescita e lo sviluppo delle esistenti.
Nel documento approvato in consiglio dei ministri e di cui si attende la pubblicazione del dpcm sono state identificate nove filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) e tre tecnologie da promuovere (le tecnologie digitali, il cleantech e il biotech). Nei porti del nord verranno istituite le Zls presso le quali si insedieranno le imprese i cui investimenti potranno beneficiare del credito di imposta pari al 30% del progetto
Contemporaneamente è operativo dal 7 agosto lo sportello del Gse dove possono essere presentate le domande di prenotazione del credito di imposta previsto dal piano Transizione 5.0 il cui obiettivo è rappresentato dalla volontà di supportare le imprese per gli investimenti nel campo dell’innovazione, della transizione digitale ed ecologica e sostenerne la competitività su base nazionale finanziato con fondi PNRR in attuazione del Piano Repower eu successivo al Recovery plan della Commissione europea.
Quindi i due strumenti Zesunica e Transizione 5.0 sono diversi nascono da leggi e disposizioni diverse temporalmente e con obiettivi da perseguire complementari ma differenti
Vorremmo sottolineare che la cumulabilità dei due crediti non è prevista non fosse altro per il fatto che la loro sommatoria supererebbe il 100% con buona pace dei nostalgici del 110% numero al quale sono affezionati coloro i quali hanno licenziato una norma anti-capitale e quindi anti-mercato e anti-economica i cui reali benefici oltre che i danni per la finanza pubblica devono essere ancora valutati appieno, meccanismo quello del 110% tra le altre cose privo di prenotazione preventiva per consentire una quantificazione dell’effettivo fabbisogno finanziario e quindi una ripartizione e riparametrazione cosa prevista invece dal Governo per i crediti Zesunica e Transizione 5.0. Le imprese della Capitale della Cultura materane in particolare le Pmi vanno supportate e affiancate per rafforzare la loro cultura di impresa e del capitale: è quanto cerca di contribuire a fare ZFM insieme con le associazioni di categoria e i professionisti promuovendo l’innovazione tecnologica non solo nella filiera del turismo ma di tutte le Filiere strategiche.