Bnl (Gruppo Bnp Paribas) e Agriconfidi Società Cooperativa – che nasce ad opera della Confederazione italiana agricoltori (Cia) – hanno firmato un accordo che, attraverso un plafond dedicato pari a 10 milioni di euro, si propone di affiancare imprenditori ed addetti ai lavori nella gestione delle loro aziende, ma anche di incentivare sviluppo ed investimenti in tutto il comparto agricolo.
“Gli agricoltori, dovendo necessariamente ammodernare le strutture aziendali, diversificare i processi produttivi ed adeguarsi a nuove esigenze della domanda, hanno bisogno di risorse da investire. E questo -ha sostenuto Giuseppe Alagia, dirigente lucano della Cia e a.d. di Agriconfidi – può venire solo da un diverso e più stretto rapporto tra aziende e banche. L’intesa sottoscritta, che si sviluppa su tutto il territorio nazionale, rientra, quindi, in tale logica ed è tesa a favorire l’agricoltura, soprattutto in una fase assai complessa della situazione economica del Paese che si ripercuote negativamente anche sui produttori agricoli”.
Per il direttore regionale della Cia Luciano Sileo “è uno strumento importante. il credito è una vera è propria emergenza ma più credito in agricoltura significa anche consentire al nostro settore di affrontare le sfide della Pac verso il 2020, dell’internazionalizzazione e dell’innovazione. Il ‘credit crunch’ nel settore primario ha raggiunto ormai livelli insostenibili, con tre imprese su cinque che denunciano difficoltà enormi nell’accesso a finanziamenti e prestiti . Ma il sistema agroalimentare è fondamentale per l’economia, non si può disperdere in questo modo una risorsa vitale per la ripresa del Paese che vale il 15 per cento del Pil –ha chiarito Sileo-. Ecco perché dalle Istituzioni deve arrivare un impegno serio a sostegno del settore che vada nel senso di un miglioramento dell’accesso al credito, di una riduzione dei costi e di una semplificazione amministrativa e fiscale. Tutto ciò viene anche chiesto a più voci dai giovani, dai nostri giovani imprenditori agricoli, che nel loro “memorandum” segnalano la necessità di mettere in campo una “strategia per il settore agroalimentare italiano che consenta di realizzare un modello produttivo evoluto e sostenibile” e chiedono tra le altre cose l’istituzione della Banca della terra, l’assegnazione di risorse adeguate del Psr al ricambio generazionale e l’istituzione di un Tavolo di credito tra Abi e associazioni di giovani imprenditori per lavorare all’istituzione di un Fondo europeo per la garanzia al credito per i giovani”.
Tra il 2007 e il 2012 il credito agrario in Basilicata – evidenzia la Cia – ha subito un crollo del 16% passando da 38,4 milioni di euro del 2007 a 16,1 milioni del 2012. Bisogna mettere in campo azioni che favoriscano l’accesso al credito da parte degli agricoltori. Lucani. Quanto alla dinamica del credito agrario per termine e finalità di finanziamento in Basilicata si registra al 2012 il 75% di credito a medio termine (12 milioni, meno 9% rispetto al 2007) e il 25% a lungo termine (4,1 milioni, meno 26% rispetto al 2007); il 92% è destinato ad investimento (meno 15% rispetto al 2007) e l’8% a ristrutturazione (meno 21% rispetto al 2007).
Nov 03