Si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno l’incontro dei Sindaci del Metapontino convocato dalla Rete de Municipi Rurali. L’incontro di ieri sera era il primo atto successivo all’assemblea indetta dal Movimento Riscatto e da Altragricoltura il lunedi della scorsa settimana nella Sala Parrocchiale della Chiesa Madre di Policoro per discutere della gravissima crisi che sta colpendo l’agricoltura produttiva dell’area Jonica.
“Una crisi di modello che ha bisogno di interventi profondi e di riforme di sistema capaci di restituire reddito a chi lavora invertendo una china che al momento sembra inarrestabile segnalata da tutti gli indicatori economici e ambientali” aveva sostenuto Gianni Fabbris nell’assemblea tenuta dieci giorni fa a Policoro.
Una crisi che per essere affrontata ha bisogno del coinvolgimento di tutti i soggetti sociali, i cittadini, le imprese, i tecnici e i soggetti politici e istituzionali in uno sforzo inedito che torni a porre il tema della nuova Riforma Agraria di cui abbiamo urgentemente bisogno dopo che, esaurita la spinta degli anni della Riforma Fondiaria, il nostro sistema agroalimentare è entrato in una crisi di senso e di prospettiva cosnegnandoci enormi problemi sociali (impoverimento delle famiglie rurali e coinvolgimento al ribasso di tutto il sistema sociale delle comunità rurali), economici (indebitamento e ricorrenti crisi di mercato), ambientali (cattivo sfruttamento dei suoli e dell’acqua, inquinamento, perdita di fertilità).
A questa crisi non c’è soluzione “tecnica” ma occorre la consapevolezza diffusa e la condivisione di un progetto di cui la politica e gli attori economici e sociali devono assumere piena responsabilità. I sindaci, nel loro ruolo di rappresentanti delle comunità, possono e devono diventare il punto di aggregazione e di riferimento per un processo di mobilitazione delle forze. Per sostenere questi obiettivi, sulla scorta della vittoriosa mobilitazione contro l’IMU agricola, è nata due anni fa la Rete dei Municipi Rurali (associazione promossa dal Movimento Riscatto che associa imprese, associazioni, movimenti, enti di ricerca e Comuni e di cui il Sindaco di Gravina in Puglia è coordinatore del Tavolo Nazionale dei Municipi Rurali).
Con questo approccio, nella riunione di ieri sera, si sono confrontati i Sindaci di Policoro (Enrico Mascia), di Scanzano Jonico (Raffaello Ripoli), di Montalbano Jonico (Piero Marrese), di Tursi (Salvatore Cosma), di Rotondella (Vito Agresti), il Vicesindaco e assessore all’agricoltura di Pisticci (Maria Grazia Ricchiuti) e per il Comune di Nova Siri l’Assessore Nicola Melidoro. All’incontro, introdotto da Gianni Fabbris, ha partecipato una delegazione del Movimento Riscatto, il coordinatore di Altragricoltura del Metapontino Mimmo Prencipe, il coordinatore del Soccorso Contadino Avvocato Antonio Melidoro, Giuseppe Giordano per l’UGL ed alcuni rappresentanti di imprese del territorio.
Unanime è stato il benvenuto al neosindaco di Policoro, Enrico Mascia, investito dell’auspicio che proprio dal Comune di Policoro venga il segnale importante di una forte assunzione di responsabilità nel sostenere le iniziative comuni contro la crisi agricola.
Nell’incontro (durato due ore) sono state anche analizzate alcune delle più importanti urgenze dell’area cui, evidentemente, bisogna avere risposte immediate per evitare ulteriori danni al tessuto produttivo dell’agroalimentare lucano e metapontino già fortemente compromesso. Fra tutte l’emergenza della questione idrica per cui è stata sottolineata la necessità di avere assoluta trasparenza su quanto sta accadendo per cui la riunione ha deciso di chiedere a nome del Coordinamento dei Sindaci del Metapontino contro la crisi agricola un incontro urgente per capire cosa e come il Presidente della Regione (che ha garantito il suo personale impegno) intende intervenire per assicurare la disponibilità di acqua ai nostri produttori.
Più di uno dei presenti ha sottolineato, sulla questione, come da tutti i comuni dell’area si susseguono le segnalazioni di aziende di mancanza o scarsità d’acqua (con il rischio grande di perdere le colture delle ortive in corso) mentre dagli organi di gestione arrivano assicurazioni sul fatto che non ci sarebbe “un’emergenza”. “Serve chiarezza” hanno detto tutti i presenti e, conseguentemente, la riunione ha assunto la decisione di chiedere già nella giornata di oggi un incontro urgente al Presidente Pittella per capire cosa sia accadendo.
Altre urgenze su cui la riunione si è concentrata sono state, fra l’altro, quella del crollo dei prezzi al campo e dei redditi degli orofrutticoltori, quella delle difficoltà di mercato e dell’assenza di strumenti antitrust e di controlli nell’applicazione delle regole commerciali, quella del peso di gabelle come gli oneri pretesi dal Consorzio di Bonifica (vedi Eipli) a fronte di servizi inefficaci. L’Avvocato Melidoro per il Soccorso Contadino ha dato conto delle iniziative in corso per predisporre la denuncia all’Antitrust ed alla Procura della Repubblica sullo stato delle relazioni commerciali nel Metapontino e Fabbris ha spiegato come quello di una denuncia potrebbe essere un terreno di iniziativa larga e diffusa su cui coinvolgere proprio il territorio al pari dell’obiettivo di aprire con le Fondazioni Antiusura uno sportello Antiracket e Antiusura nel territorio.
Al termine dell’incontro che, dunque, ha sviluppato il confronto in una discussione fra obiettivi strategici e di lungo periodo e la necessità di dare risposte urgenti ai nostri agricoltori, sono state assunte una serie di decisioni.
La più importante: si costituisce il Coordinamento dei Sindaci del Metapontino per la Difesa dell’Agricoltura con l’obiettivo di mobilitare in un processo inclusivo le forze sociali, culturali, sindacali, economiche, civili e politiche del territorio e di aprire con la politica regionale e nazionale il confronto per le risposte alla crisi drammatica in atto. Entro lunedi verrà redatto e condiviso il documento costitutivo che verrà presentato in conferenza stampa al Comune di Policoro e, nei dieci giorni successivi, si terrà a Montalbano una prima iniziativa di mobilitazione di zona.
Il Coordinamento dei Sindaci aderisce alla Rete dei Municipi Rurali e promuove fin da subito una serie di iniziative volte al coinvolgimento di tutti gli attori di territorio anche con l’obiettivo di collegarsi alle esperienze di altre aree in crisi dell’agricoltura meridionale che si stanno coordinando proprio nella Rete dei Municipi Rurali. Una delegazione del Metapontino, quindi, parteciperà nella mattinata di sabato 1 luglio all’incontro della Rete dei Municipi Rurali ad Acate (Ragusa) dove i sindaci della fascia trasformata del Ragusano si sono dati appuntamento per rilanciare le richieste già assunte con delibere dei giorni scorsi. Sarà l’occasione di ricambiare la presenza dei movimenti e dei sindaci siciliani in mobilitazione contro la crisi che in più occasioni in questi ultimi mesi sono venuti nel nostro territorio e per concordare ulteriori passaggi nello sforzo di chiedere alle Regioni Meridionali, al Parlamento ed al Governo quelle risposte che ancora non arrivano.
Giordano (Ugl) sulla crisi idrica
“La crisi idrica che gli agricoltori del Metapontino stanno vivendo è gravissima perché compromette la produzione e, per di più, dopo la recentissima crisi di mercato che ha mandato in fumo gran parte della produzione 2016. Guai ad assuefarsi all’idea che l’agricoltura lucana sia destinata al fallimento. L’obiettivo dell’Ugl è salvare le imprese agricole che assicurano per mesi migliaia di posti di lavoro “.
Per il segretario provinciale Ugl di Matera, Pino Giordano, “oggi incontrando nella Casa Comunale di Montalbano Ionico, il Sindaco Avv. Piero Marrese, abbiamo ribadito forte la nostra posizione di cui, l’Ugl interviene su questo tema ritenendo che il settore primario sia la locomotiva economica di tutti gli altri settori e questa Regione non può permettersi di trascurare l’agricoltura. La nostra organizzazione è molto convinta che il problema dell’approvvigionamento idrico alle imprese agricole non sia solo frutto di una scarsità della risorsa ma soprattutto frutto della disorganizzazione e della mancanza di comunicazioni esatte da parte del Consorzio di Bonifica. Come o.s. – ha proseguito Giordano – , nella giornata di ieri, abbiamo partecipato ad un incontro tra i sindaci della fascia Jonica-Metapontina per affrontare questa emergenza e per sollecitare il Consorzio di Bonifica e la Regione Basilicata affinchè si garantiscano almeno i livelli minimi essenziali di approvvigionamento alle imprese agricole che rischiano, a questo punto, la definitiva scomparsa. Oggi, come anticipato, l’Ugl da Montalbano ha preso atto che Marrese già da diverse settimane sta seguendo l’evolversi della crisi idrica e che quotidianamente sta svolgendo un lavoro istituzionale in sinergia con la Regione Basilicata e verso il Consorzio di Bonifica affinché ci siano più precise comunicazioni e garanzie verso la base degli agricoltori. Ho ripetuto all’Amministrazione Ionica che non è solo Montalbano a subirne ma sono a rischio le produzioni colturali di centinaia di ettari di terreni situati nei comuni di Rotondella, Tursi, Colobraro, Bernalda, Nova Siri e Policoro. Varietà precoci di albicocche e pesche rischiano di non essere raccolte a causa della mancanza di acqua per l’irrigazione, che da diverse settimane non viene più assicurata dal Consorzio di Bonifica. Con Marrese – aggiunge Giordano – si è condiviso che deve mettersi mano finalmente ad una programmazione corretta e a tempo debito, per evitare che come al solito anche i cittadini agricoltori siano abbandonati a se stessi con la situazione ch’è drammatica e, non è concesso al Consorzio risponde a sua volta giustificandosi parlando di rotture nelle condotte. I nostri agricoltori sono ormai una categoria abbandonata a se stessa perché, nonostante i contratti di fornitura stipulati obblighino il Consorzio a fornire l’acqua dal 1 aprile, ad oggi l’acqua non viene loro fornita; come Ugl chiediamo allora, di chi le responsabilità? Se ci sono delle rotture nelle condotte, i controlli, la manutenzione e gli eventuali interventi di riparazione per evitare le perdite non si fanno d’estate ma si programmano in anticipo, e la disorganizzazione di chi non si occupa delle enormi perdite di acqua d’inverno (quando l’acqua c’è) e che poi non sa o non riesce a rispettare il compito che le è assegnato non può essere pagata dai nostri agricoltori. A ciò và aggiunto il mancato dialogo e beghe tra Consorzio ed Ente Irrigazione perché l’agricoltura di tutta la fascia del Metapontino non può essere messa a rischio dai conflitti, dalle sovrapposizioni e dalla burocrazia e degli enti. Con l’auspicio che la crisi rientri nelle prossime ore, come Ugl saremo dalla parte degli agricoltori e dei sindaci: augurandoci un’unità sindacale tra le organizzazioni che rappresentano il mondo agricolo, vigileremo e verificheremo, come ben stà già facendo il Sindaco di Montalbano ionico Marrese, che venga utilizzata la massima trasparenza sull’utilizzo della risorsa idrica. Il mondo agricolo metapontino ed i suoi agricoltori – ha concluso, Giordano – hanno bisogno di interventi seri e ponderati in materia di gestione delle acque, non di provvedimenti emergenziali, tampone, irrazionali e dannosi”.