Sono già una trentina, nel giro di 48 ore, i turisti campani e calabresi “dirottati” dal Mar Rosso sulla costa metapontina. Lo ha reso noto Giuliano Scavetta titolare del T.O. Camartour con agenzie a Napoli, Lamezia Terme e Potenza, che ha aderito all’iniziativa promossa dal Centro Studi Turistici Thalia.
“Nelle ultime ore – riferisce l’operatore turistico, consulente del C.S. Thalia – quelli più desiderosi di raggiungere le mete turistiche dell’Egitto si sono presentati negli uffici delle nostre agenzie o di quelle del circuito Camartour per chiedere rassicurazioni da noi sullo stato dei disordini nel Paese. Di fronte all’indecisione e alla titubanza dei clienti abbiamo preferito mantenere un sostanziale equilibrio senza forzare le loro decisioni, ma alla fine, prendendo atto dello “sconsiglio” del nostro Ministero agli Esteri si sono convinti a cambiare meta. Così a coloro i quali hanno abbandonato l’idea Egitto abbiamo vivamente consigliato i nostri mari con particolare riguardo alla Basilicata Jonica. Infatti almeno dalle agenzie di Napoli e Lamezia Terme abbiamo fatto diverse pratiche per la destinazione costa ionica lucana e devo dire – sottolinea Scavetta – senza particolari difficoltà rispetto ad altre destinazioni del Mediterraneo nonostante siano decisamente più economiche specie per le famiglie”.
Gli operatori del C.S. Thalia stanno monitorando la situazione: le mete di «rimpiazzo» più gettonate sono Grecia, Spagna, Turchia. In Italia «competono» riviera romagnola e qualche località della Sardegna. Il problema sono i costi, visto che una vacanza in Mar Rosso in strutture con ogni genere di comfort, può costare dopo Ferragosto, grazie a voli superscontati, anche solo 500 euro per una settimana.
“Di qui l’esigenza di promuovere pacchetti competitivi tanto più – evidenzia Piero Scutari, presidente del Thalia – che siamo entrati nel periodo considerato meno richiesto dal mercato e ci avviamo a settembre-ottobre verso la bassa stagione commerciale. D’altronde, come sottolinea l’ultimo Rapporto del World Economic Forum, la competitività dell’Italia in campo turistico è bassa. Siamo fuori dalla top ten, ventiseiesimo posto (recupera una posizione rispetto al 2011) a livello mondiale, diciottesimo in Europa. Competitività bassa a causa del sistema di norme farraginoso e del livello dei prezzi dell’offerta. Insomma l’Italia non è ancora in grado di promuovere in maniera efficace l’industria turistica”.
Visto che la prospettiva è un’impraticabilità del Mediterraneo che lambisce il Nord Africa (almeno nel breve, medio termine) il Metapontino rischia di non entrare nel nuovo giro di mete turistiche top per i vacanzieri con budget limitato. Eppure – sostengono gli operatori del C.S. Thalia – non solo non abbiamo nulla da invidiare all’offerta turistica di Grecia, Turchia, Spagna ma possiamo offrire di più per il binomio ambiente-cultura a cui aggiungere la buona cucina. C’è bisogno pertanto di uno sforzo sinergico tra istituzioni che possono venire incontro a rendere meno gravoso l’impatto derivante dall’assenza di aeroporti ed operatori della ricettività. Anche da Maratea – afferma Scutari – ci aspettiamo qualche proposta di pacchetto competitivo specie per i russi che viaggiano a settembre-ottobre e scelgono proprio per i costi le località spagnole greche e turche.