“Il credito è la linfa vitale delle attività produttive in Basilicata, la crisi economica ha accresciuto le notevoli difficoltà delle aziende medie e piccole dove per l’Ugl risulta che negli ultimi tempi il rapporto con le banche è addirittura peggiorato. Tantissime dichiarano di non avere mai intravista la tanto sbandierata ripresa economica del Governo Renzi e per quanto riguarda le condizioni a cui sono concessi i crediti si riscontra un peggioramento, dovuto al fatto che nel calcolo dell’affidabilità delle imprese sono stati inseriti i bilanci del 2014, tutt’altro che rosei”.
Lo dichiara Giuseppe Giordano segretario Provinciale Ugl di Matera per il quale “alle imprese non vengono concesse significative abbreviazioni dei tempi di approvazione delle linee di credito. Occorre riflettere insieme – ha spiegato il sindacalista – , su quanto accaduto nei primi 6 mesi del 2015 con il fallimento di 31 imprese in Basilicata e dal 2009 ad oggi i fallimenti sono stati 372. Nella sola provincia di Matera in tutto il 2014 i fallimenti erano stati 34 ossia a +16 dal 2013. Vanno individuate strategie a sostegno della ripresa delle piccole e medie imprese, dove l’Ugl ritiene che è necessario ed inderogabile sviluppare una cultura d’impresa basata sulla valorizzazione della gestione finanziaria in azienda. Le Banche non possono approfittare della sofferenza economica dell’azienda, sosteniamo che non deve diventare imprescindibile porre attenzione agli indici di conto economico, al rendiconto finanziario e all’andamento dei flussi, che fanno capire se e come l’azienda è in grado di far fronte ai propri impegni ma, bisogna mettere le banche al servizio delle aziende in un momento che già subiscono per mancate commesse di tutti i settori: è questo l’unico modo per evitare di ritrovarci, tra qualche mese, ad affrontare l’ennesima moria di imprese, soprattutto artigiane, cancellate dalle liste delle Camere di Commercio con i relativi licenziamenti dei propi dipendenti. Per questo motivo – conclude il segretario Giordano – l’Ugl chiede di azionare soprattutto una politica del governo regionale con intento e volontà di verificare monitorando le enorme difficoltà economiche che il sistema impresa nel territorio Materano n’è vittima di una politica bancaria approfittatrice ed a danno di migliaia di lavoratori ricordando che, le aziende esistenti sul territorio, non potranno e non sono industrie di grande rilievo produttivo ed occupazionale”.