“Il credito è la linfa vitale delle attività produttive in Basilicata, la crisi economica ha accresciuto le notevoli difficoltà delle aziende medie e piccole dove per l’Ugl risulta che negli ultimi tempi il rapporto con le banche è addirittura peggiorato. Tantissime dichiarano di non avere mai intravista la tanto sbandierata ripresa economica del Governo Renzi prima e, Gentiloni dopo e per quanto riguarda le condizioni a cui sono concessi i crediti si riscontra un peggioramento, dovuto al fatto che nel calcolo dell’affidabilità delle imprese sono stati inseriti i bilanci del 2016, tutt’altro che rosei”.
Lo dichiara Pino Giordano segretario Provinciale Ugl di Matera per il quale “alle imprese non vengono concesse significative abbreviazioni dei tempi di approvazione delle linee di credito. Occorre riflettere insieme – ha spiegato il sindacalista – , su quanto accaduto in riferimento alla pubblicazione di Unioncamere che riporta alcuni dati statistici regionali sui fallimenti delle imprese italiane nei primi 3 mesi del 2017 dove vede il fallimento in Basilicata che detiene il tasso sul totale imprese di 0,9 procedure aperte ogni mille imprese. Sono stati 17 i fallimenti decretati dal Tribunale di Matera a fine 2016 tra cui il settore maggiormente colpito è stato quello del commercio (sette), seguito dall’edilizia, dai servizi e dall’artigianato con tre fallimenti ciascuno, e dall’industria con una impresa fallita. Matera con sei cessazioni decretate guida la classifica dei fallimenti, seguita da Policoro con cinque, Bernalda con due, Salandra, Montescaglioso, San Mauro Forte e Irsina con uno ciascuno. Segnali che non lasciano purtroppo ipotizzare un futuro roseo per migliaia di famiglie del nostro territorio. Quando un imprenditore chiude la saracinesca saltano decine di posti di lavoro e tocca alla politica farsi carico di questa grande emergenza che si riflette inevitabilmente sul futuro dei nostri figli. Vanno individuate strategie a sostegno della ripresa delle piccole e medie imprese, dove l’Ugl ritiene che è necessario ed inderogabile sviluppare una cultura d’impresa basata sulla valorizzazione della gestione finanziaria in azienda. Le Banche non possono approfittare della sofferenza economica dell’azienda, sosteniamo che non deve diventare imprescindibile porre attenzione agli indici di conto economico, al rendiconto finanziario e all’andamento dei flussi, che fanno capire se e come l’azienda è in grado di far fronte ai propri impegni ma, bisogna mettere le banche al servizio delle aziende in un momento che già subiscono per mancate commesse di tutti i settori: è questo l’unico modo per evitare di ritrovarci, tra qualche mese, ad affrontare l’ennesima moria di imprese, soprattutto artigiane, cancellate dalle liste delle Camere di Commercio con i relativi licenziamenti dei propi dipendenti. Per questo motivo – conclude il segretario Giordano – l’Ugl chiede di azionare soprattutto una politica del governo regionale con intento e volontà di verificare monitorando le enorme difficoltà economiche che il sistema impresa nel territorio Materano n’è vittima di una politica bancaria, approfittatrice ed a danno di migliaia di lavoratori ricordando che, le aziende esistenti sul territorio, non potranno e non sono industrie di grande rilievo produttivo ed occupazionale. L’emergenza lavoro deve rappresentare una priorità per la Regione Basilicata e auguriamoci che il governatore Marcello Pittella legga attentamente questo ‘bollettino di guerra’ che arriva dal Tribunale di Matera affinché possa meditare sulle scelte da compiere e favorire l’avvio di una serie progetti che possano trasformarsi in nuove opportunità per creare posti di lavoro e dare una speranza alle nuove generazioni”.