Crisi idrica e Acquedotto Lucano, Uiltec sollecita incontro a Bardi e ad Assessore Mongiello. Di seguito la nota integrale.
Il prolungarsi delle continue sospensioni dell’erogazione dell’acqua in 29 Comuni del Potentino, compreso il capoluogo, oltre a creare problemi all’utenza sono motivo di grande preoccupazione nei lavoratori di Acquedotto Lucano. Da tempo la Uiltec Basilicata – sostiene il segretario regionale Giuseppe Martino – denuncia il malessere delle lavoratrici e dei lavoratori che, con spirito d’abnegazione e senza una rotta ben definita, sopperiscono alle mancanze quotidiane di una gestione troppo anchilosata e spesso lontana dalle rimostranze dei cittadini. Sono gli operai e i tecnici ad andare nei paesi della Basilicata e a interfacciarsi con le persone esasperate a causa delle continue perdite della rete idrica che allagano cantine, garage e abitazioni. Sono gli operai e gli impiegati a interfacciarsi con gli uffici comunali e con i Sindaci spazientiti nell’ascoltare le lamentele delle persone. Sono gli operai, gli impiegati e i tecnici a non comprendere i giochi della politica e il motivo per cui non si allarga la platea dei lavoratori per coprire con maggiore efficacia i chilometri di rete idrica bisognosi di continua manutenzione. Chi lavora per Acquedotto Lucano – afferma il segretario Uiltec – si sente parte di una grande famiglia e, anche se la fatica è tanta, nessuno si sottrae ai propri doveri e tutti si sacrificano per non mettere in difficoltà la Società, a costo di uscire anche alle tre di notte se il caso lo richiede. L’Amministratore Unico dovrebbe essere orgoglioso dei suoi dipendenti e portare rispetto per il lavoro da loro svolto. I problemi non si risolvono con lezioncine impartite con il tono del professore universitario, ma si affrontano con pragmatismo e soprattutto con il dialogo.
E, con la siccità, le difficoltà si amplificano e prendono una piega pericolosa: il disagio sociale è davvero ai limiti della tollerabilità. Acquedotto Lucano deve programmare interventi, progettare un piano strutturale per eliminare le perdite delle condotte, contribuire ad affrontare l’emergenza idrica con una visione che guarda oltre le contingenze.
La nomina del nuovo Amministratore Unico ha smosso le coscienze dei Sindaci, i quali hanno preteso un mandato a termine e un Consiglio d’Amministrazione. I Primi Cittadini sono stanchi di essere trattati come orpelli e pretendono rispetto. Il presidente Bardi, l’assessore Mongiello e lo stesso amministratore di Acquedotto Lucano Andretta devono riflettere seriamente sulla necessità di un confronto con le parti sociali e dialogare con le Organizzazioni Sindacali. Abbiamo la responsabilità di affrontare insieme questo periodo ricco di insidie e abbiamo il dovere di ascoltare la voce delle lavoratrici e dei lavoratori. La politica deve coinvolgere tutti coloro che hanno l’orecchio a terra e rappresentano le esigenze della popolazione. Nei prossimi giorni la Uiltec – conclude Martino – si adopererà per organizzare assemblee e aprire un canale d’ascolto con i dipendenti di Acquedotto Lucano: il dialogo è la nostra migliore arma per disinnescare le intemperanze di facili populismi poco lungimiranti.