Crisi idrica, Esposito (Cgil Potenza): “Si accelerino gli interventi di manutenzione su dighe e rete idrica. La Basilicata ha a disposizione 600 milioni di euro, si impegnino per dare garanzie a lungo termine”
“Si impegnino in tempi celeri i fondi destinati alle reti e agli impianti idrici in Basilicata altrimenti il rischio è di vedere un film già visto la prossima estate, con l’agricoltura in ginocchio e i cittadini privati della fornitura di servizio idrico”. È l’appello lanciato dal segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito. “Ammontano a 600 milioni – ricorda – le risorse a disposizione tra Pniissi (Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza) e Pnrr destinati ai lavori di ammodernamento e di manutenzione di tutte le dighe lucane e la rete adduttrice. Chiediamo quindi alle istituzioni coinvolte, Acquedotto lucano, Acque del Sud, Consorzio di bonifica e Autorità di bacino, di portare a completamento le attività previste nei progetti finanziati. Nello specifico, per quanto riguarda la diga Camastra, dai dati a disposizione risulta che nonostante l’innalzamento della portata massima consentito dal Servizio nazionale dighe, Acquedotto lucano sta prelevando dall’invaso molta più acqua rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 25 mila metri cubi a 35 mila. Ciò probabilmente per la scarsa capacità delle sorgenti, che costringe Acquedotto lucano a prelevare più acqua dalla diga.
Al netto delle piogge di questi giorni – afferma Esposito – riteniamo sia necessario portare a compimento in tempi rapidi e possibilmente prima dell’estate alcuni dei lavori necessari all’efficientameto della diga Camastra, per non vederci costretti nei periodi di siccità a ricorrere all’utilizzo delle acque del fiume Basento per uso potabile. Chiediamo ad Acque del Sud di accelerare sugli interventi richiesti dal Servizio nazionale dighe, quali scarico di superficie supplementare, sfangamento – che con le nuove tecnologie a disposizione può essere effettuato anche a diga piena- , lavori agli argini, pulizia del paramento di monte con l’ultimazione dell’impianto di illuminazione. Ciò metterebbe in sicurezza il servizio idrico almeno per i prossimi 4,5 anni per il suo uso potabile.
Quanto alla questione irrigua per l’agricoltura – prosegue – sappiamo che le dighe di Montecotugno e Pertusillo sono molto al di sotto della capienza massima. Riteniamo siano urgenti attività di ripristino della messa in sicurezza di tutti gli invasi che servono l’agricoltura. Per questo – conclude Esposito – chiediamo al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi di convocare il tavolo della crisi idrica coinvolgendo anche le parti sociali, in cui discutere inoltre delle compensazioni in termine di royalties con la Regione Puglia che, alla luce dei nuovi scenari, vanno assolutamente riviste”.