Crisi, politica, giovani e futuro: l’analisi dello studente materano Michele Cimmarrusti, che frequenta l’ITC Loperfido di Matera. Di seguito la nota integrale.
La crisi economica ha aggravato la condizione dei giovani italiani riducendo notevolmente le opportunità di occupazione e le possibilità di metter su una propria famiglia. La disoccupazione giovanile ha raggiunto negli ultimi mesi livelli record: l’Italia è tra i Paesi europei con il più basso tasso di occupazione giovanile che si aggira intorno al 12%. Nonostante gli alti tassi di disoccupazione (il 42% circa), i giovani non sono rassegnati. Al contrario mettono in campo le migliori strategie possibili per fronteggiare la crisi in attesa di tempi più rosei. I principali ostacoli che si interpongono tra i giovani e il lavoro sono dovuti a continui cambiamenti nei metodi di produzione, basati sull’avanzare della tecnologia informatica in molti settori e sul creare un profitto partendo dalla riduzione dei costi aziendali. Per ragioni legislative e fiscali, in Italia non è facile realizzare un progetto del genere perché nel nostro Paese, a causa della forte pressione fiscale, intraprendere una propria attività significa rimetterci di tasca propria senza alcuna possibilità di profitto. L’Italia ha bisogno di crescere per aiutare i giovani a trovare lavoro rendendoli gli unici artefici del futuro di questo paese. Affinché ciò accada, è però necessaria un’immediata presa di coscienza da parte della nostra classe dirigente. Il rapporto tra i giovani e la politica è oggi molto complesso. I giovani, spesso disinteressati ai problemi politici del proprio Paese, preferiscono occuparsi di altro, di qualcosa che non richiede un eccessivo impegno individuale. Sempre più difficilmente si incontrano giovani che discutano di argomenti politici, del perché il governo ha preso determinate decisioni o di quali potrebbero essere le eventuali soluzioni per uscire dalla crisi. È proprio per questo che anche le scuole stanno cercando di sollecitare i giovani ad un impegno individuale e attivo, basti pensare alla propaganda fatta per essere eletti come rappresentante d’istituto o come rappresentante della consulta provinciale, impegni che spesso diventano solo il motivo per saltare qualche ora di lezione o qualche compito. La politica è ormai vista come un mondo dove regna la corruzione e l’interesse personale. A tal proposito, va ricordato che la classe politica italiana ha un età media abbastanza elevata. Conseguenza diretta di ció è che le persone più adulte non possono comprendere realmente i bisogni dei giovani, la loro difficoltà nel trovare un lavoro. È proprio per tutti questi motivi che la politica viene percepita come un sogno irraggiungibile dai ragazzi di oggi che cercano di allontanarsene il più possibile. Spesso ci si ricorda delle nuove generazioni solo durante la campagna elettorale per ottenere qualche voto in più, rimettendoli poi in secondo piano fino alle elezioni successive. affinché i giovani si avvicinino nuovamente alla politica è necessario che gli adulti forniscano i giusti esempi, poiché solo in questo modo si può sperare che qualcosa cambi e che i giovani tornino ad essere i veri protagonisti del loro futuro.
Cari giovani aprite gli occhi, appropriatevi del vostro futuro!
Michele Cimmarrusti